Era lei… lei, avvolta nel suo lungo abito bianco, il suo preferito.
Camminava a testa bassa, a piedi nudi, ma senza alcuna fretta.
Lenti i suoi passi.
Non aveva voglia di pensare.
Nudi i suoi pensieri.
Non poteva sognare più.
Si erano spenti tutti i suoi sogni.
Era rimasta da sola.
Era quella solitudine necessaria per rompere ogni contatto con la parte piú nascosta di sé.
Non aveva più intenzione di farsi domande e neppure tentare di trovare risposte.
Perché chi ama non pensa mai che l’amore possa finire?
Non aveva neppure immaginato che un giorno sarebbe stato così anche per lei.
Che avrebbe dovuto dialogare con un vuoto, relazionarsi con una mancanza, condividere tutto con un’assenza.
Perché la sua vita adesso ruotava attorno ad una mancata pienezza, affamata solo di ricordi, pur sapendo che non sarebbero serviti a nulla.
Si sentiva parte di un tutto che aveva smarrito la sua identità.
Ma lei continuava a camminare.
Aveva tutta la vita spalancata sul suo amore.
Non aveva ancora imparato a prendere le distanze dal suo cuore. Sapeva bene che nessuno avrebbe potuto salvarla.
Solo il suo cuore.
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Piera Messinese