Elena e il papavero

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In un campo di papaveri colorati che si estendeva fino all’orizzonte, una ragazza di nome Elena  amava passeggiare ogni giorno. Essi erano i suoi fiori preferiti per la loro vivacità e il loro rosso intenso che brillava al sole.

Un giorno, mentre Elena camminava tra i papaveri, notò un fiore particolarmente bello e scintillante.

Era un papavero diverso dagli altri, con petali più grandi e un colore rosso più intenso. Affascinata da quella bellezza, Elena si avvicinò e lo osservò attentamente.

Era un papavero cresciuto solitario tra l’erba, in un campo così vasto e colorato dai fiori.

Il papavero era timido e non aveva molti amici tra i fiori, ma aveva un cuore grande e una bellezza unica.
Ogni giorno il papavero si alzava al mattino e si voltava verso il sole, lasciandosi baciare dai raggi caldi e luminosi. Amava sentire il vento danzare tra i suoi petali rossi e sentire il profumo dolce della primavera nell’aria.

Un giorno, però, una tempesta violenta si abbatté sul campo e il papavero fu schiacciato dai forti venti e dalla pioggia battente. Sembrava che tutto stesse per finire per lui, ma il piccolo papavero resistette con tutte le sue forze.

Dopo la tempesta, il papavero si alzò nuovamente, pur avendo perso alcuni petali e essendo un po’ logoro.

Ma la sua bellezza non era svanita, anzi, era diventata ancora più autentica e profonda.

Le persone che passavano per il campo notarono il coraggio e la forza del papavero e cominciarono a fermarsi per ammirarlo. Ogni giorno, sempre più persone si fermavano per contemplare la sua bellezza e il suo spirito indomito.

Il papavero capì che, nonostante le avversità, aveva trovato il suo posto nel mondo e che la sua bellezza era davvero speciale. Si sentiva parte integrante della natura, un piccolo essere vivente che portava bellezza e colore al mondo.

Sapeva di non durare per molto tempo, ma non aveva paura della morte. Accettava il ciclo della vita con serenità, consapevole che la sua bellezza sarebbe rimasta impressa nei cuori di chi lo aveva ammirato.

Il papavero si sentiva fortunato ad essere nato in quel campo, circondato da tanta bellezza e pace.

Ogni giorno, ringraziava il cielo per la sua esistenza e per l’opportunità di essere un semplice, ma meraviglioso, papavero.

E così, continuò a crescere felice e fiero nel suo campo, portando un sorriso sul viso di chi lo osservava.

Angela Amendola

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