Donne di Calabria

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AL VIA “DONNE DI CALABRIA”
LA DOCU-SERIE CHE RACCONTA SEI ECCELLENZE FEMMINILI
DIVENTATE UN SIMBOLO PER IL LORO TERRITORIO

In onda su Rai Storia (canale 54) da martedì 21 giugno alle ore 22.10.

Una co-produzione Calabria Film Commission e Anele in collaborazione con Rai Cultura.

Eleonora Giovanardi, Rocìo Muñoz Morales, Camilla Tagliaferri, Margareth Madè, Tea Falco e Marianna Fontana sono le attrici chiamate a raccontare alle nuove generazioni le storie esemplari ed eroiche di Adele Cambria, Rita Pisano, Giuditta Levato, Jole Giugni Lattari, Caterina Tufarelli Palumbo e Clelia Romano Pellicano.

A partire da martedì 21 giugno alle 22.10 prende il via in prima visione su Rai Storia la docu-serie “Donne di Calabria”, una co-produzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura, prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli.

Una narrazione inedita, al femminile in 6 puntate da 50 minuti per ripercorrere le storie di sei donne calabresi che nel Novecento hanno segnato indelebilmente la storia civile, politica e intellettuale della loro regione e dell’Italia, raccontate da sei attrici italiane. Storie di donne esemplari, avventurose ed eroiche, spesso sconosciute al grande pubblico, accomunate da un forte segno di modernità.

Eleonora Giovanardi, Rocìo Muñoz Morales, Camilla Tagliaferri, Margareth Madè, Tea Falco e Marianna Fontana sono le attrici chiamate a fare da filo conduttore al racconto di queste sei eccellenze femminili calabresi: la giornalista e femminista Adele Cambria (Reggio Calabria, 1931 – Roma, 2015), la sindaca Rita Pisano (Pedace, 1926 – Pedace, 1984), la contadina vittima della lotta al latifondo Giuditta Levato (Albi, 1915 – Calabricata, 1946), la prima donna calabrese a entrare in Parlamento Jole Giugni Lattari (Tripoli, 1923 – Roma, 2007), la prima sindaca donna in Italia Caterina Tufarelli Palumbo (Nocara, 1922 – Roma, 1979) e la giornalista e scrittrice Clelia Romano Pellicano (Castelnuovo della Daunia, 1873 – Castellamare di Stabia, 1923).

La narrazione si avvale anche di immagini e filmati di repertorio e di interviste a testimoni illustri del mondo della cultura, della politica e della società civile. A fare da sfondo al racconto, i luoghi della Calabria in cui le sei protagoniste hanno vissuto, per restituire anche un cammino ricco di incontri con familiari, amici, concittadini, che hanno dato il loro prezioso contributo per ricostruirne la vita, le battaglie, le difficoltà e i successi.


Per ulteriori informazioni: Mongini Comunicazione_02/8375427

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Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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