“Dal firmamento” di M. C. Adragna

111916

Cos’è rimasto
dei miei frammenti,
schivo amore esasperante?

Li ho visti sgretolarsi sotto il peso dell’assenza.

Non hai cura più di me, del nostro tempo, del mio inseguirti,

è un macigno l’abbandono, mi condanni al triste esilio.

Non riesco ad intagliar
la mia salvezza in una roccia,
ho soltanto uno strumento,
le mie unghia,
che stoltezza !

A furia di scavare
ho attratto a me l’inconcludenza,
mi sono procurata
solo ecchimosi alle dita.

Le pagine dolenti
dentro un’anima di creta,
che maledettamente
han le sembianze delle tue,
stasera affido il pianto
al breve accenno di un momento…

E forse mi vedrai cadere giù
dal firmamento.

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Maria Cristina Adragna
Siciliana, nasco a Palermo e risiedo ad Alcamo. Nel 2002 conseguo la Maturità Classica e nel 2007 mi laureo in Psicologia presso l'Università di Palermo. Lavoro per diverso tempo presso centri per minori a rischio in qualità di componente dell'equipe psicopedagogica e sperimento l'insegnamento presso istituti di formazione per operatori di comunità. Da sempre mi dedico alla scrittura, imprescindibile esigenza di tutta una vita. Nel 2018 pubblico la mia prima raccolta di liriche dal titolo "Aliti inversi" e nel 2019 offro un contributo all'interno del volume "Donna sacra di Sicilia", con una poesia dal titolo "La Baronessa di Carini" e un articolo, scritti interamente in lingua siciliana. Amo anche la recitazione. Mi piace definire la poesia come "summa imprescindibile ed inscindibile di vissuti significativi e di emozioni graffianti, scaturente da un processo di attenta ricerca e di introspezione". Sono Socia di Accademia Edizioni ed Eventi e Blogger di SCREPmagazine.

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