Cosa sono i presentimenti?

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Che cos’è un presentimento?

E’ un sussurro, un bisbiglio di quella che Maeterlinck chiama la vita che sa tutto, senza averne coscienza diretto a quell’altrache tutto ignora avendo l’intelligenza.

L’introspezione spirituale consente a chi è aperto a questo colloquio con se stesso, di acquisire delle comunicazioni che prima gli erano ignote, imprevedibili ed incredibili.

La riprova è il caso riportato da Camillo Flam Marion: un tale, una sera, provò l’improvviso quanto inesplicabile impulso di spostare il suo giaciglio da una stanza ad un’altra; subito dopo che si spostò di stanza, il tetto crollò nella più inattesa delle maniere.

Questi impulsi o sensazioni sono in realtà l’espressione di avvertimenti precognitivi, che non riescono a tradursi nel chiaro linguaggio della coscienza.

Un certo Mac Govan, capitano inglese di marina, acquistò dei biglietti per uno spettacolo teatrale a Brooklin per condurvi i propri figli ma sentì l’impulso di non portarceli.

Tra sè e sè si svolse una lotta tra la delusione per aver mancato ad una precisa promessa per i figli e l’impulso irrazionale che lo induceva a non recarsi in teatro.

Alla fine cedette a quel sussurro di cui si è parlato in apertura e la decisione fu determinante.

Quella stessa notte il teatro fu distrutto da un grande incendio nel quale perirono 300 persone.

A me sono successe cose simili che, al contrario, mi hanno procurato eventi spiacevoli ma fortunatamente non letali.

Forse in alcuni di questi casi, se avessi dato ascolto alle percezioni e alla sensibilità di mia moglie, spesso comunicativa con il suo inconscio, ne avrei potuto evitare qualcuno.

Ci trovavamo a lezione di ballo, tango argentino e prima che la lezione finisse, ostinatamente come se un’irrefrenabile urgenza mi dominasse, le ripetevo di tornare a casa.

Lei cercava di dissuadermi anche perchè non c’erano motivi di urgenza; ma io insistevo quasi invasato perchè il destino aveva una finalità che capii in seguito.

Doveva accadere l’incidente e accadde: in preda ad ansia non vidi uno stop e andai a collidere con l’unica macchina che transitava a quell’ora, le 23!

L’impatto fu violentissimo e fortunatamente senza vittime.

Il fatto è la riprova che questi sussurri o bisbigli e queste voci imperiose che a volte sentiamo dentro di noi, vanno debitamente interpretate e da questo evento è nata in me la convinzione di fare una ricerca introspettiva e interpretativa degli eventi che agitano la nostra mente…

Ma questa è tutta un’altra storia… 

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