Buio come il cuore…

212208

Calabria Film Commission

presentato a Reggio Calabria il film

“Buio come il cuore”

Reggio Calabria, con il Teatro “Cilea”, il lungomare, Palazzo Alvaro e alcuni luoghi suggestivi della costa tirrenica, sono tra le location protagoniste del film “Buio come il cuore”, presentato questa mattina, nella sala Sala Biblioteca “Trisolini” di Palazzo Alvaro, a Reggio Calabria.

Il film, diretto da Marco De Luca e che si sta girando in Calabria da alcune settimane, è prodotto da Blue Film Srl, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e del Mic.

Scritto dallo stesso Marco De Luca e da Claudio Masenza, “Buio come il cuore” si rifà ai noir della Hollywood classica, con accenni a quelli italiani e francesi degli anni ’70 e ’80, e raccontato con il ritmo di un thriller moderno.

Presenti alla conferenza stampa, oltre ai rappresenti delle Istituzioni e della Calabria Film Commission, il regista, insieme agli interpreti: Elisabetta Pellini, protagonista nel ruolo di Anna, donna perseguitata da un drammatico passato; Antonio Grosso, nei panni Giulio Conti, il marito di Anna; Antonietta Bello, che interpreta Daniela, l’ambigua amica della protagonista; Stefano Gianino, nel ruolo di Fabio, fotografo di scena e amante della protagonista; Gabriele Rossi, fratello di Daniela; Costantino Comito, che interpreta il Commissario; e Stefania Casini, protagonista di un cameo, così come Luc Merenda.

29-3-2023

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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