Alla scoperta delle profondità più nascoste (Parte 17a)

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Per leggere la puntata precedente clikka sull’immagine qui sotto:

…I due parlano per quasi un’ora…

Sveva, così si chiama la donna, si apre completamente a Robert e comincia a raccontandogli come sono andati i fatti e perché ha dovuto rinunciare alla figlia…

“Ancora molto giovane, frequentava l’Università dove conobbe un ragazzo di ottima famiglia.

Egli studiava per diventare Avvocato come il padre, ma quando vide Sveva, se ne innamorò perdutamente e iniziarono una frequentazione.

Purtroppo il ragazzo ebbe un grave incidente, a causa del quale dovette subire una serie di interventi, che lo allontanarono da lei.

Nei mesi successivi Sveva scoprì di essere incinta ed entrò nel panico più totale…Si sentì crollare il mondo addosso!

Per un momento pensò di abortire; quella gravidanza inaspettata fuori dal vincolo del matrimonio, sarebbe stata uno scandalo per la sua famiglia; così dopo tanto agognare, decise di andare via da casa.

Ma da quel momento ebbe inizio il suo calvario, soprattutto quando scoprì di avere in grembo due bambine…

Che dramma!

Non avrebbe mai potuto occuparsi di entrambe, e così, dopo il parto, con immenso dolore dovette rinunciare ad una di esse.

Rammenta quanto abbia sofferto e quante lacrime abbia versato nel momento del distacco.

Purtroppo, dopo avere dato alla luce le bimbe, a causa di un’emorragia e un’infezione, ha rischiato la vita.

Per fortuna, fu curata amorevolmente e con tanta dedizione, da un medico molto più anziano di lei, che se ne innamorò perdutamente e le chiese di sposarlo.

La convalescenza di Sveva non fu molto facile e dovette rimanere a letto per lungo tempo.

Quando si riprese, erano già trascorsi due mesi.

Aveva già molto sofferto, e per non rovinare quell’equilibrio che si era creato attorno a lei e alla figlia, preferì tacere.

Così, dopo qualche mese convolò a nozze con Mirco il quale, nel frattempo, ebbe la nomina di Primario presso l’Ospedale di Gallarate, motivo per cui dovettero trasferirsi.

 Da quel momento Sveva e Bea si sentirono protette ed amate. Ella non ebbe, mai, il coraggio di confidare al marito ciò che aveva fatto.

La vergona che provava era immensa, e nel tempo, dovette rassegnarsi a rinunciare a quella bambina che aveva abbandonato davanti al portone del Convento delle Benedettine.

Purtroppo Mirco, uomo amorevole e generoso, avanzando negli anni cominciò ad ammalarsi, fin quando, una grave malattia l’ha stroncato, e da tre anni Sveva è vedova.

Oggi vive agiatamente con la figlia avendo ereditato tutto il patrimonio del marito.

Bea, ragazza molto dolce e garbata, grazie, anche, all’educazione ricevuta dai genitori, a breve, diventerà medico e seguirà le redini del padre”…

C O N T I N U A…

Grazia Bologna

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