Una perfetta giornata calabrese. Di Maurizio Gimigliano

119840
Esistono giornate che nascono perfette ancora prima di incominciare perché rinchiudono in sé molte più cose di quelle che ci si aspetterebbe ed allora diventa naturale condividerle .
Anche perché quando finiscono continuano dentro le domande a cui purtroppo non sei riuscito ancora a  dare risposte ed a cui forse risponderò col vostro aiuto .Il punto di partenza è sicuramente amare la propria terra e quindi tentare di conoscerla e di capirla con l’aiuto di chi ha lo stesso tuo desiderio .
Così ho aderito alla bella iniziativa della bravissima Angela Ippolito che insieme al gruppo Aspromonte Live ha organizzato un trekking culturale nel cuore dell’Aspromonte e precisamente a Pietra Cappa.
Ognuno di noi ha occhi che vedono in maniera diversa e cuori che sentono emozioni diverse .
Se invece di farli vagare  in maniera brada gli si dà una strada da seguire allora offriamo a noi stessi prospettive diverse di sentire e vedere .
Fondamentale in un cammino guidato quindi chi traccia la strada e in questa passeggiata la guida era il Prof. Francesco Violi , storico , calabrese emigrante, al cui fianco , come simbolo non solo di amore  il proprio figlio Raimondo di 6 anni .
Il primo messaggio forte che mi è arrivato è il volere educare alla bellezza selvaggia , nascosta , viscerale chi ami di più dando l’esempio tangibile che è quello che ti segna  per sempre .
Essendo un  poeta, è stato naturale quindi fissare in parole le emozioni che forti anche durante un intenso cammino in salita mi sono arrivate e che troverete in fondo a questa breve narrazione.
Il gruppo , composto da circa 100 persone di provenienze  diverse e di tutte le  età ha seguito Francesco e le altre guide fino alla prima sosta dove le sue parole ci  hanno preparato a ciò che avremmo visto .
Non una semplice pietra per quanto grande e strana ma un crocevia di storie , di legende , di vita che hanno caratterizzato un luogo fuori dai cammini soliti , lontano dal mare e da quella che era considerata la civiltà . ù
Un luogo perfetto quindi per la preghiera , per la meditazione  per la ricerca del proprio essere.
E’ stato come se invece di essere esposti ad un sole cocente , il Prof. Violi ci avesse radunato intorno al fuoco come nella migliore tradizione contadina del posto e ci avesse tramandato ciò che gli antichi narravano.
Come sottofondo i bravissimi musicisti Loccisano e Macagnino , veri cantastorie, ci hanno riportato indietro ed immersi ancora di più nella magica atmosfera che si era creata.
Pertanto quando siamo ripartiti ed arrivati alla vista del grande monolite , insieme a noi  camminavano a testa bassa monaci basiliani che ci invitavano al silenzio per ascoltare ciò che la natura ci raccontava .
E’ sempre la natura la grande protagonista in Calabria , una natura che come noi calabresi non ha mezze misure , o ti ama o ti odia .
Ed è apparso ancora una volta , indiscutibilmente che la natura ama la Calabria come purtroppo i calabresi non sono capaci di amarla .
Dopo un ulteriore piccola sosta , necessaria per ammirare da vicino il nostro grande ospite muto ma pieno di parole abbiamo arricchito il nostro animo con le bellissime parole della poesia dialettale scritta ed interpretata dal bravo Giovanni Ruffo , poeta ed attore , e subito dopo ascoltato un breve brano tratto dal libro dello scrittore e regista calabrese Pietro Criaco autore di “ Via dall’aspromonte “, che abbiamo avuto il piacere di avere di avere al nostro fianco in questa bella esperienza .
Dopo è iniziata la ripida discesa verso un altro luogo magico , il Monastero di San Giorgio .
In questo tratto di strada , ho avuto la fortuna di ritrovare nella mia mano , quella della piccola e vivacissima Ginevra che mi ha fatto vedere con i suoi occhi e le sue parole , altre possibilità offerte da quel posto magico.
Giunti ai ruderi del monastero dopo essere stati ancora una volta riportati indietro dalle chitarre e dalle parole dei nostri menestrelli , forte è arrivato un altro esempio di come le tradizioni che poi sono la storia di un popolo siano difese da quelli che agli occhi dei più  sono visionari ma che invece rappresentano il baluardo  contro l’appiattimento culturale.
Infatti Mimmo Catanzariti ci ha recitato una poesia in grecanico , spiegandoci come la lingua di alcuni paesi della zona , sopravvive grazie agli sforzi di chi non vuole  cedere la propria anima .
E’ stato quindi il momento di un altro combattente contro l’abbandono  delle proprie radici , l’Archeologo Francesco Cuteri che già in altre occasioni ho avuto il piacere di ascoltare e che ha il potere di dare vita alle pietre abbandonate facendole ritornare per qualche momento chiese , palazzi , storia.
Ancora immersi in tempi lontani ma affamati , abbiamo potuto apprezzare un altro pregio dei calabresi , l’ospitalità. Alcune signore del posto , infatti , avevano predisposto un lauto pranzo fatto non solo di sapori autentici racchiusi nel pane cunzatu , nei vari legumi , nelle polpette ed in tanto altro ma anche di tanti sorrisi ed attenzioni tipico di una regione che ha tanti difetti ma anche tanto cuore .
Col pranzo si è concluso questo bellissimo trekking ma non la mia giornata visto che a pochi chilometri da Natile nuovo , si trova un altro luogo ammantato di storia e di bellezza , ma anche esempio di incapacità politica nella valorizzazione delle risorse locali , la Villa Romana di Casignana .
A farmi da cicerone , l’Ing. Antonio Crinò vero appassionato del posto che tratta rispettosamente e con amore quasi fosse un altro suo figlio bisognoso di cure.
E’ girando tra i vari e bellissimi mosaici riportati alla luce , appena un 10% di quelli ancora da scavare e potenzialmente degni di una nuova piccola Pompei e sicuramenti più interessanti di quelli di Piazza Armerina ,  che la rabbia mi assale.
Perché una regione così ricca di bellezze , cultura , storia , deve stare ad elemosinare aiuti quando ha a disposizione un forziere pieno d’oro ?
Perché i calabresi continuano ad accontentarsi ed ad accompagnare i propri figli alle partenze verso luoghi lontani quando qui ci sarebbe l’opportunità di vivere non solo bene ma a casa propria ?
Quando smetteremo di accontentarci del tozzo di pane che  nostri incapaci politici regionali ci lanciano ogni tanto come a dire …vedi che sono io che ti do’ da mangiare ?
Quando ?
E’ una domanda talmente semplice che la risposta più naturale ma che ancora non viene fuori mi  fa stare male .
E quando uno sta male cosa fa ? Mangia .
Quindi ultima tappa della mia bella giornata  una fermata a Roccella Jonica , al lido ristorante Beach Club, dove Sabrina e Peppe Ursino , veri poeti dell’accoglienza mi fanno riandare in paradiso con i loro piatti elaborati ma ancora una volta ricchi d’amore .
Ecco se dovessi trovare un punto comune nella mia lunga giornata non avrei alcun dubbio.
E’ stata una giornata calabrese ricca d’amore nelle sue varie sfaccettature , un amore così puro che è tangibile anche quando non è messo in evidenza .
Amore gratis a piene mani . L’unica vera medicina per andare avanti in un mondo difficile .
Maurizio. Gimigliano

 Aspra ma dolce

Respiro ricordi e profumi
di quando il vento
mi era fratello
e correva insieme a me.
La terra
ora arida  ora rigogliosa
rinasce
come ogni suo figlio
deve fare fin da piccolo
in un posto in cui la sventura
sembra padrona.
Casa è dove ti senti tuorlo
avvolto dall’albume dei rumori
che per primi
ti hanno accompagnato
insieme ai giochi di bambino.
Mi guardo intorno
circondato da colori violenti
abituati ad occhi indifferenti
Solo quando sei lontano
i contorni indefiniti
diventano spiagge
monti
mare.
E questo ti manca
come non avresti mai
immaginato.
Calabria terra amara
ma ripiena
di orgoglio e di amore.
Per questo motivo
ovunque siamo
non saremo mai soli.

Maurizio Gimigliano © Copyright 2019

 

1 COMMENT

  1. Anch’io appartengo a quella nutrita schiera di persone che vivono ALTROVE, forse perché nn ho avuto gli occhi e il cuore per amare la mia terra e oggi ne sento il vuoto e la mancanza. Condividere questa tua esperienza é un’occasione di riflessione per guardarmi intorno con occhi diversi. E chi sa…..Grazie Maurizio

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here