In questi giorni difficili, dove le difficoltà, la paura, la solitudine, il senso di abbandono, vincono su tutto, i gesti da ricordare, esistono ancora.
Questa storia, mi ha colpito ed emozionata.
Ancora nel mondo esiste l’altruismo e la bontà, un mondo dove l’egoismo e la voglia di primeggiare, spesso sono evidenti.
Avendo bisogno della respirazione artificiale, Suzanne Hoylaerts, una serena signora belga di novanta anni, che aveva contratto il corinavirus, vedendo che il personale dell’ospedale stava preparando per metterele il respiratore, li ha fermati e ha detto di no.
Alla domanda del perché no da parte dei medici stupiti, ha risposto:
“datelo a qualcuno più giovane, io ho già avuto una bella vita“.
I dottori commossi, hanno voluto raccontare il suo gesto per ricordarla.
Le storie buone,come questa penso che siano quelle che ci salveranno dal buio di questa pandemia.
Spero che dicano alla persona che ha avuto il ventilatore al posto suo:
“Questo è un dono di Suzanne, vale tanto“.
Un gesto d’altruismo.
ERO
Con un ultimo sorriso
al mondo.
Serena dei miei giorni
intensamente vissuti
dono respiro di vita
a una giovane vita.
In punta di piedi, serena,
vado via.
Una vita vissuta
per un ultimo gesto d’amore.
Antonella Ariosto