Recensione: Inseparabili

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INSEPARABILI di MICHAEL ROBOTHAM

Michael Robotham con “Inseparabili” edito Fazi Editore introduce il lettore in un confine tra thriller e percorso psicoanalitco che svela e introduci non solo perfettamente nella trama ma nell’animo dei personaggi e del loro inconscio. Terzo volume, dopo “Brava ragazza, cattiva ragazza” e “La ragazza che viene dal buio”, che racconta le avventure dello psicologo forense Cyrus Haven che si cimenta nel risolvere casi di omicidi al limite dell’orrore con il supporto della giovane Evie Cormac, la cui dote è quella di captare istintivamente quando qualcuno mente.

“L’uomo mi lancia un’occhiata, ma vedo l’ombra del suo dubbio sul suo volto. La bugia. Non so come faccio a capire queste cose”.

La bugia.

La bugia è compagna fedele di ogni essere vivente, una falsa affermazione per trarre in inganno a favore di chi afferma la stessa, ma anche, la bugia, è quella verità distorta che si accetta come propria negando la verità di sé stessi, cadendo in una sequenza infinita di falsi eventi e sistemi di riferimento che fanno crollare il proprio essere.

Ma ad avvalorare il senso distorto di ciò, per aggiungere una falsa giustificazione alle proprie azioni si distingue un sottoinsieme di bugia bianca, detta a fin di bene per evitare dispiaceri, poi non si è ancora ben definito per il bene di chi, al limite del vero altruismo o a semplici fini egoistici; questa è una sentenza ancora aperta.

Di fatto c’è una sequenza strutturata che scatena ciò, a partire dal pensiero di chi mente: intenzioni, vantaggi o svantaggi, addirittura palesate in una condotta di buona educazione, che giustifica il poter mentire entro certi limiti.

“Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte”

Dostoevskij

Fondamentale ricostruire il quadro psicologico del colpevole e quindi analizzarne comportamenti sino ad arrivare alle cause di tale atrocità.

Cosa smuove gli animi in questa direzione! Il filo conduttore del racconto è il carpire ciò che si cela nella realtà delle cose. Un cadavere nel suo salotto, la scomparsa della figlia, ritrovata successivamente anche lei senza vita e successivamente spariscono altre due giovani donne, apparentemente non consequenziale, ma con attenta e scrupolosa ricerca si rivelerà un legame tra il passato delle tre ragazze: questo segreto è la causa scatenante della sete di vendetta dell’assassino.

A questo l’intreccio della tragica vicenda di Cyrus, vittima a suo tempo della carneficina della sua famiglia ad opera del fratello, che dimesso dall’ospedale psichiatrico dove era stato recluso, si imporrà nuovamente nella sua vita scardinando gli equilibri ricostruiti nel suo quieto vivere: sarà pronto a fidarsi dell’uomo che ha distrutto la sua infanzia?

Un altro binomio importante nella lettura di Michael Robotham, che si diversifica nel significato stesso di inseparabili e perdono. Inseparabile per definizione “che non può essere separato o disgiunto, che è legato da motivi di reciprocità sostanziale, invisibile, inscindibile.

Il mondo è una rappresentazione di ciò che si è e si vive: dai legami familiari che rappresentano le proprie radici, così come al luogo e la dimensione sociale che attraversa le vite di ogni singolo, anche se il soggetto si percepisce come solo, la realtà è ben diversa e più ricca di intrecci esistenziali emotivi che si collegano con tutto ciò che fa riferimento alla dimensione che si vive, in una relazione in cui non ha senso l’uno senza l’altro.

Ma nelle circostanze narrate, si può accettare una situazione di “indivisibile” con chi ha fatto del male in modo devastante e calpestando ogni diritto di essere vivente!

Qui subentra la questione del perdono, accettazione, questo atto di generosità che annulla ogni desiderio di vendetta, di rivalsa creando così uno spiraglio di speranza e di nuovo inizio, ma non è sempre così facile superare il dolore e aprirsi al perdono.

“Mi sono nascosta nei muri. Ho sentito uomini morire. Ho avuto pistole puntate addosso. E succede ancora di nuovo, ogni volta che chiudo gli occhi

Simona Trunzo

 

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