Pensavo fosse amore… invece

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Era un grande amore, così almeno sembrava.

Ma come tutte le passioni forti arriva il momento della crisi per cui, dopo giorni difficili, le strade di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si sono separate. Probabilmente, tra i due non c’è mai stato un “sentimento intenso”.

Ragion per cui tale divisione non è stata proprio un fulmine a ciel sereno.

Nell’aria si avvertivano già timidi segnali di guerra. Così, da un giorno all’altro, dopo baci, abbracci, attestati di stima reciproca più volte sbandierati ai quattro venti, è arrivata la decisione di Luigi: da questo momento in poi diventerà centrista ed europeista convinto, sostenitore forte di Draghi e del Patto Atlantico.

Una incredibile trasformazione! Mentre il Ministro degli Esteri salutava Conte, era già pronto a costituire un gruppo politico con 61 parlamentari circa, dando vita ad “Insieme per il futuro“, un nuovo partito.

E Salvini con la sua Lega diventa adesso la prima forza di maggioranza a sostegno del governo Draghi.

Ci si chiede quale potrà essere il destino di Conte che ha perso il primato della sua forza politica in Parlamento.

Per il momento pare che non sia intenzionato ad uno strappo politico per cui continuerà a sostenere la politica di Mario Draghi.

Ma il Parlamento italiano ha cambiato volto perché, inevitabilmente, si creeranno nuovi equilibri. L’implosione dei Pentastellati porterà ad un ridimensionamento delle quote parlamentari e ad uno stravolgimento dei rapporti delle forze in Parlamento.

Tutto ciò avrà sicuramente ripercussioni nelle realtà politiche locali.
Con l’uscita di Di Maio dal Parlamento si può parlare di naufragio del Movimento 5 Stelle.

Era il 4 ottobre del 2009 quando dal teatro Smeraldo di Milano il comico Grillo urlava: <<Siamo indistruttibili>>.

Forse lui non aveva fatto i conti con il lato magico della politica, il trasformismo.

Sicché, a distanza di 13 anni, si è verificata la debacle e il grillismo ha svelato la sua inconsistenza.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la posizione del Movimento Pentastellato nei confronti della guerra in Ucraina.

Conte era contrario all’invio delle armi in Ucraina, mentre Di Maio sosteneva i valori europeisti e atlantisti.
Alla fine, però, l’Italia continuerà ad inviare armi in Ucraina perché nessun partito ha preso le distanze da Draghi.

Il Senato ha votato compatto la risoluzione di maggioranza sulle armi in Ucraina.
Mi piace che l’articolo termini con una citazione di Charles De Gaulle: <<La politica è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai politici>>…Intelligenti pauca!

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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Piera Messinese
Sono nata il 13 Novembre del 1966 a Lamezia Terme, in Calabria, ove risiedo. Sono sposata ed ho una figlia. Se dovessi scegliere un attributo che possa caratterizzarmi, questo sarebbe “eclettica”. Sono “governata da uno spirito fortemente versatile” che mi dà energia, per cui mi sento letteralmente assetata di nuovi stimoli. Sono innamorata della scrittura da sempre e la mia formazione classica ha contribuito a mantenere vivo in me tale sentimento. Grazie alla passione per i classici latini e greci in primis ed in seguito agli studi universitari in Medicina e Chirurgia, ho potuto rendere creativa la mia elasticità mentale. Ma “illo tempore fu il Sommo” a rubarmi il cuore e così “Galeotta fu la Divina". Amo, quindi, leggere e scrivere e ritengo che ciò sia fondamentale per la crescita di ogni individuo. Flaubert diceva: _”Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.”… Sono Socia Fondatrice di “Accademia Edizioni ed Eventi”, Associazione culturale con sede a Roma che si occupa di cultura e di promuovere il talento. Scrivo su SCREPmagazine, rivista dell'Associazione, su cui curo varie rubriche.

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