Cari lettori,
frequentando il corso di scrittura creativa, oggi propongo alla vostra valutazione e consigli il mio secondo esercizio ” Lettera d’amore a una persona che si odia”.
Caro amore,
che strano chiamarti amore…
Ti scrivo ora, dopo tanti anni, non per rivangare il passato come sempre abbiamo fatto, non per gridarti tutto l’odio che provo nei tuoi confronti, né per rinfacciarti il male che mi hai fatto, ma per dirti quanto io ti voglia bene.
Si, caro amore, ti sembrerà strano che io ora ti dica questo, ma è così, ti voglio bene.
Dopo tutto l’amore che ci siamo donati, dopo tutto l’odio che ci siamo urlati addosso, ora, spero che anche tu, come ho fatto io, sia riuscito a creare un tuo mondo, al di là di noi.
Non meravigliarti di queste mie parole, l’odio, la rabbia, il rancore sono sentimenti diametralmente opposti all’amore.
Così, come ci siamo amati, con la stessa intensità ci siamo odiati.
Da questo si può dedurre solo una cosa, che ci siamo amati tantissimo, considerando l’immensa rabbia che ci siamo urlati addosso e che a volte è arrivata alla follia, la mia.
Ti auguro di aver trovato la donna che hai sempre desiderato accanto (mi hanno detto che sei con un’altra donna e che sei felice).
Sii felice caro amore, questo ti ho augurato quando ci siamo lasciati e questo ti auguro ora.
Non portarmi rancore, non sarebbe giusto, non me lo merito, non te lo meriti.
Il tempo ha guarito le nostre ferite e ora le cicatrici saranno il ricordo di tutto il bene che ci siamo voluto.
Spero che tu stia bene e che la donna che ora è con te riesca ad amarti come hai sempre sognato. Io non l’ho fatto, non perché non ti amassi, ma perché abbiamo un modo di amare molto diverso. Le nostre vite, apparentemente simili, ma così lontane, ci hanno portato ad allontanarci e a rovinare il bello del nostro rapporto.
Non incupirti ora, sorridi, e se sarai felice pensa che lo sarò anche io .
Maria Grazia
