GIUSEPPE DE NITTIS (parte seconda)
Sulla neve, 1875
Olio su tela – 43 × 32 cm
Collezione privata.
Da Sisley a Segantini, da Monet a Utrillo, la neve è elemento di seduzione e la sua purezza ha sempre avuto un fascino indiscusso ispirando moltissimi grandi pittori.
Il suo colore bianco, come la luce, si presta alla perfezione agli studi ed esperimenti sui contrasti
Nonostante la piccola dimensione, insolita per De Nittis, il quadro colpisce lo spettatore per la qualità e la sensibilità con cui è stato interpretato “en plein air”.
La scena è ambientata nel parco davanti al villino dove viveva De Nittis, in una Parigi che l’evento della nevicata ha trasformato.
“SULLA NEVE“
Una ragazza attraversa il campo innevato insieme ai suoi festosi cagnolini che sembrano giocare.
Alle sue spalle due “alberi assiderati” assistono alla scena.
La giovane donna è vestita con gli abiti dell’epoca e il biancore della neve ne fanno risaltare la silhouette.
La luce è quella riflessa dalla neve e induce gli altri colori ad attenuarsi inducendoci a partecipare alla gelida giornata invernale.
I paesaggi invernali di De Nittis presentano costantemente la medesima sequenza: uno spazio aperto in primo piano, dove è collocata una figura solitaria tra sparute abitazioni e panorami.
In una tale economia compositiva, la differenziazione cromatica, il bianco e il nero, assumono un ruolo importante, se non principale.
PER FINIRE:
Giuseppe De Nittis è stato il pittore verista della vita all’aperto, sotto il sole, la pioggia o la neve, ma è anche quello impressionista della vita elegante dei salotti parigini, dove ha osservato la realtà in modo nuovo e l’ha tradotta con immediatezza sulla tela attraverso inquadrature audaci, prospettive sorprendenti, affiancate a una sapiente resa della luce e delle atmosfere.
Bruno Vergani