“Ciuf ciuf”

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I treni passano, veloci, più veloci di quel che si possa pensare.

Passano senza preavviso, non bussano alla porta, né ci mandano un messaggio per avvisarci del loro arrivo.

Passano, ti stravolgono in qualche modo e ci lasciano il tempo per renderci conto della loro presenza. Se siamo fortunati e astuti lo prendiamo al volo, altrimenti lo vediamo prendere a qualche altra persona.

Si, proprio lui, il nostro treno.

Quei treni sono rari, speciali, unici.

Lì dentro ci sono le persone rare, con un’anima diversa dalla massa. Arrivano per portare una novità nella nostra vita, quella novità che desideriamo da sempre e che, spesso, non è la nostra.

Queste persone entrano in contatto con noi, ci arricchiscono, ci fanno stare bene.

Le osserviamo, le conosciamo, le viviamo e stiamo bene, così bene che neanche ci poniamo domande. Le viviamo e basta.

Ci regalano momenti magici, ricchi di respiri profondi, risate libere senza freni, occhi sognanti, animo sereno.

Chi ha la mente libera ed il coraggio quel treno lo prende ed inizia a vivere la vita che ha sempre sognato. Chi invece ha attraversato un avita piena di salite ripide lo osserva, lo sfiora e scappa.

E non perché non voglia dare una svolta positiva alla propria esistenza, ma per la paura, quella dannata paura che ti blocca dal poter vivere anche tu la vita che hai sempre voluto con le persone che hai sempre immaginato avere attorno.

Le studi, non riesci a farne a meno, ma non riesci a farle entrare nella tua vita a pieno. Lo percepisci quanto siano speciali, lo senti a pelle che sono le persone giuste per te, la tua metà mancante.

E allora le allontani diverse volte, senza spesso capirne la motivazione, o per motivi banali, troppo stupidi. Per poi starci male, soffrire atrocemente e riprenderle con te. Quando le hai accanto nuovamente ti senti completa, al settimo cielo, in pace con il mondo.

Arriva il momento in cui capisci che l’unico treno che vuoi prendere è quello, che adesso è il momento giusto, che la vita deve iniziare e non può esistere senza il motivo della tua felicità.

Ma è troppo tardi. Quello che vorresti, e che avresti potuto avere, è altrove, è di altri.

E a nulla serve logorarsi, a nulla servirà maledirsi per aver perso tempo, a nulla servirà colmare quel vuoto con altra gente, perché quella gente non è il treno giusto.

Non farai niente per sistemare le cose, perché la felicità di quelle persone viene prima della tua.

Stai li allora, in un angolo a guardare.

Supporti, ascolti, consigli sorridi. Ma dentro muori ogni giorno perché i tuoi sogni sono i sogni di un’altra persona che non sei tu.

E decidi di aspettare, di stare in un angolo ad attendere il tuo momento perfetto. Nella speranza che quello stesso treno riparta e faccia il giro per tornare da te.

Nel frattempo vivi, sapendo che, in un modo o nell’altro, quella felicità è pur sempre accanto a te.

Non bisogna perdere il proprio tempo, non bisogna porsi troppe domande. Bisogna buttarsi, vivere, amare più che si può.

La vita è adesso, la vita non aspetta.

Giulia Trio

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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