La bellezza è qualcosa di selvaggio.
Nel momento in cui vuoi civilizzare la bellezza, diventa brutta.
Non c’è modo di civilizzare la bellezza.
La bellezza è qualcosa di selvaggio, perché fa parte della natura.
Per questo gli alberi sono belli, così come gli animali e gli uccelli.
È impossibile trovare un brutto uccello o un fiore brutto.
La natura ha una bellezza spontanea.
Solo l’uomo vuole cambiarla. Solo l’uomo cerca di essere bello.
La bruttezza si verifica solo a causa dello sforzo di essere belli.
L’idea di essere bella significa che hai accettato di essere brutta.
Una cosa è certa: chi cerca di essere bello ha già accettato la sua inferiorità e sta cercando di nasconderla, coprirla o migliorarla.
Ci dobbiamo ricordare nella vita che più sei vicino alla natura – al suo aspetto selvaggio più sei bello.
C’è gioia nella bellezza.
Dalla bellezza nasce l’amore, l’espressività e la creatività.
Solo una bella persona può essere creativa, perché accetta se stessa.
La bellezza appartiene alle cose selvagge e vaste.
L’Oceano è vasto e selvaggio
Non puoi vedere l’altra sponda…
Puoi vederlo, ma non puoi comprenderlo.
Puoi viverlo, puoi goderne, ma non puoi immergerti in esso; non sarai mai in grado di penetrarlo.
È impenetrabile, è incommensurabile.
La bellezza è oceanica, vasta, incredibilmente vasta.
La bellezza ha profondità proprio come l’Oceano.
Un uomo civile sa nuotare ma solo in superficie.
Sa perfettamente come restare a galla.
Ma sotto c’è la profondità: più affondi, più sei bella.
La bellezza riguarda la profondità.
La bellezza è sviluppo di noi stessi
Bellezza che nasce dal dolore….
Dalla sofferenza, dal dolore e dalle lacrime dell’ostrica è nata una perla…
Come un’ostrica dobbiamo abbracciare il danno…
LA BELLEZZA NON È TRUCCO
É PROFONDITÀ
Trandafira Nechita
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