“L’ultimo giorno di patriarcato” di Checco Zalone

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Ha scelto ovviamente una giornata simbolica, l’8 marzo, per lanciare il suo ultimo brano musicale dal titolo emblematico L’ultimo giorno di patriarcato. Il comico Checco Zalone ama stupire il pubblico e lo fa usando sempre toni dissacranti e mai banali. Questa volta il tema scelto è scivoloso e, come prevedibile, ha già scatenato le prime polemiche. Parlare di patriarcato proprio quando si celebra la Giornata internazionale della donna, seppure in maniera chiaramente ironica, denota coraggio, virtù che a Zalone non manca di certo. L’inedito, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è accompagnato da un cortometraggio musicale, girato con il regista Gennaro Nunziante nel paese di Castel San Pietro Romano, piccolo centro alle porte di Roma, ed è interpretato tra gli altri dalla bravissima attrice Vanessa Scalera.
La trama del cortometraggio richiama come stile i precedenti lavori cinematografici del comico. Un paesino del Sud Italia che domina una vallata. Un uomo, triste e sconsolato, sguardo perso nel nulla, assapora il caffè servito dalla moglie in camera da letto. Si è appena svegliato, indossa ancora la vestaglia. É il suo ultimo momento di gloria, l’ultimo atto del suo dominio maschile: la moglie appare ancora fragile e remissiva, ma è pronta a conquistare la libertà. Il patriarcato, infatti, sta finendo in modo inesorabile e, a San Masculo, cambiano le regole del gioco. Sui muri del paese vengono affisse le nuove disposizioni pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale che non lasciano scampo agli uomini: è istituito il ‘divieto di patriarcato’.Il video ha suscitato un acceso dibattito sui social media. Da un lato, molti utenti hanno lodato Zalone per il suo coraggio nel trattare un tema delicato con il suo tipico umorismo dissacrante. Dall’altro lato, alcune persone hanno criticato il video, ritenendolo pericoloso e offensivo nei confronti delle lotte femministe.

Nel video, Zalone interpreta un uomo che si gode l’ultimo caffè servitogli dalla moglie prima che un’ordinanza comunale decreti la fine del patriarcato e punisca gli atteggiamenti maschilisti con una multa. La moglie, interpretata da Vanessa Scalera, passa da essere una figura remissiva a una donna emancipata, mentre Zalone si ritrova a svolgere le mansioni domestiche con risultati non positivi.

Le critiche principali riguardano il fatto che il video, pur essendo ironico, potrebbe banalizzare le lotte femministe e perpetuare stereotipi di genere

La parodia del tipico uomo del Sud
Scalera, che interpreta la moglie di Zalone, è una donna inizialmente intimorita, ma che alla fine si apre anche a nuove avventure sentimentali. “E va bene, amore mio, la lasagna la faccio”, canta Zalone servendo a tavola una pietanza bruciata e malconcia alla consorte e alle figlie. Trasformato in un improbabile uomo di casa, il comico si dedica al bucato con risultati non proprio in linea con le aspettative. E ancora, dice Zalone, viso senza barba, baffi lunghi e neri d’ordinanza, come si conviene allo stereotipo dell’uomo del Sud: “Per amore, lavo e stiro ogni ora. Per amore faccio tutto ciò che è contro natura”. Si arriva poi alla deriva più tragica e comica. Vanessa Scalera si dedica “tutti i giorni all’apericena con la commare Filomena” e si fa venire a prendere da un ragazzo in vespa, il toyboy, lasciando Checco senza parole. L’uomo, tradito, è sconfitto su tutta la linea.
Sotto il post dove è pubblicato il cortometraggio con il brano musicale già sono stati scritti migliaia di commenti. Tantissimi i complimenti a Zalone, lodato per le scelte sempre intelligenti e mai scontate, ma non mancano le critiche di chi ritiene che questo video del comico sul patriarcato sia sbagliato e pericoloso.

Perché non prende posizione, non si schiera, ma apre le porte a una serie di banalità e di battutacce sulle femministe e sul patriarcato”. Non c’è che dire, se Zalone voleva far parlare del suo ultimo lavoro ci è riuscito in pieno e lo ha fatto con il suo stile che non bada ai convenevoli e al politically correct.

Angela Amendola

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