Dopo l’abbandono,
le foto dei sogni ballarono il valzer con la malinconia,
il tempo promesso non venne più a prendermi per mano…
Gemma che brilla luce inquieta è il tuo sole.
Incanti amori impossibili…
Mi recai alla porta che conduce al vuoto,
senza arrendermi ogni giorno continuai a morire,
i confini rimarcati dal gesso che scende dalle lacrime
cancellai…
Cuore e anima invasero un corpo dilapidato da mille emozioni.
Declinando verso l’orizzonte un nuovo astro illumina
la parola amare,
cancellata dalla notte che attraversò la mente…
Dipinta nelle rime che colorano graffi e schiaffi,
nasce libera l’ombra rinata al nuovo chiarore.
[…] Gesso e lacrime […]