Gesso e lacrime

125358

Dopo l’abbandono,

le foto dei sogni ballarono il valzer con la malinconia,

il tempo promesso non venne più a prendermi per mano…

Gemma che brilla luce inquieta è il tuo sole.

Incanti amori impossibili…

Mi recai alla porta che conduce al vuoto,

senza arrendermi ogni giorno continuai a morire,

i confini rimarcati dal gesso che scende dalle lacrime

cancellai…

Cuore e anima invasero un corpo dilapidato da mille emozioni.

Declinando verso l’orizzonte un nuovo astro illumina

la parola amare,

cancellata dalla notte che attraversò la mente…

Dipinta nelle rime che colorano graffi e schiaffi,

nasce libera l’ombra rinata al nuovo chiarore.

Previous article“Un segreto” di Maurizio Gimigliano
Next articleOrizzonti sociali: corpi intermedi…
Pino Gaudino
Sono Giuseppe Gaudino, lavoro come operatore socio- sanitario presso un centro per diversamente abili. Il mio percorso letterario prende ispirazione dalla malinconia che circonda qualsiasi forma d’amore, quando l’energia vitale che il dolore infonde nell’anima diventa la strada per rinascere e giungere alla propria serenità interiore. Amo scrivere. Ho pubblicato un libro di poesie dal titolo “Se perdi il filo segui il cuore “, arrivato al secondo posto della IXa edizione 2020 del Premio Letterario Nazionale "Un libro amico per l’inverno". Con grande soddisfazione una mia poesia - "Destino senza meta" - è risultata vincitrice del Premio di Poesia e Narrativa “Città di Arcore 2019”.

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here