San Fili e le sue streghe

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La Calabria è sempre ricca di storie e misteri da svelare.

Abbiamo già affrontato l’argomento “streghe” dal punto di vista storico, ora è il caso di alleggerire, raccontando di questo piccolo borgo medievale calabrese, arroccato sulla montagna tra leggende e castagne. San Fili è in provincia di Cosenza, in direzione Paola.

È conosciuto come il paese “delle Magare”. È il borgo dove si tramandano le storie di Calabria, avvolte da quel pizzico di mistero che le rende interessanti.

Le Magare, nella maggior parte del sud d’Italia venivano identificate come streghe. In realtà, come già spiegato, si trattava di donne che conoscevano l’uso delle erbe a scopo curativo. Dotate di saggezza popolare e di fascino, si occupavano di filtri d’amore e pene amorose.

Una differenza totale con le famose streghe di Benevento, le quali, erano davvero malefiche. La leggenda narra che per rancore, si intrufolavano nelle case dei loro compaesani nemici, dove c’erano bambini, e li afferravano per i capelli trascinandoli per tutta la casa.

In questo paese, misterioso e antico, i bambini giocano liberi per strada, nelle piazze e c’è solo uno spauracchio che li costringe a tornare a casa: La Fantastica! Fantastica era una creatura misteriosa che rapiva i bambini, una leggenda arrivata da Conflenti a San Fili o viceversa.

Da segnalare che a Conflenti esiste una contrada che porta il nome di S. Fili. In questo luogo esisteva una casa infestata dagli spettri, appunto le Fantastiche, che proteggevano l’edificio abbandonato dalle incursioni dei viventi. A S. Fili, la Fantastica appare nei trivi che conducono all’abitato.

Ha sembianze materne, una donna vestita con un abito da sposa che all’improvviso cambia e diventa spettrale. È una figura che trova analogia con Ecate, la divinità delle strade il cui compito era di proteggere i viandanti.

Tornando a S. Fili, pare che la Fantastica si manifesti nella nuovissima Piazza F. Cesareo, al bivio tra Bucita e via Manca. La famosa balconata della piazza che affaccia sul dirupo detto “zumpu da Fantastica” (salto della Fantastica).

Cerca il suo figliolo perduto. Si narra che la giovane donna, indossando il suo abito da sposa, vagava per la strada, fermando tutti i bambini, nella speranza di riconoscere il proprio. Alcuni la identificano col nome di Stella, giovane donna fucilata con l’accusa di brigantaggio.

Nelle leggende sanfilesi si narra anche della presenza di un lupo mannaro, mito però, senza alcun fondamento.

A rendere ancor più misterioso il piccolo borgo, è la presenza di numerose chiese, tutte concentrate nel centro storico, alcune di esse, sconsacrate, altre abbandonate o addirittura, adibite ad abitazioni. Una di queste chiese è stata trasformata in un piccolo teatro attivo, il Gambaro.

È nel mese di agosto che San Fili si dedica ad un evento che esalta le tradizioni popolari, chiamato “le notti delle magare”, la cui caratteristica è quella di promuovere la letteratura, l’arte e la gastronomia…

Forse, durante la notte di Halloween, mentre imperversa un temporale, chissà, riusciremo ad incrociare la Fantastica.

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