di Guillermo Del Toro con Sally Hawkins, Doug Jones, Octavia Spencer.
Su Disney+ in streaming, La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro è sicuramente un film ‘diverso’.
La pellicola si presenta immediatamente come qualcosa di completamente “altro”: la diversità, tema centrale della pellicola, rappresenta però solo l’idea che traina internamente una storia che è un melange di tante sfaccettature; film sentimentale, drammatico, psicologico, fantasy: il film di Del Toro non ha una rigida collocazione di genere ma si presta a varie interpretazioni perché svariate sono le chiavi di visione che lo spettatore preferisce usare accostandosi a questa strana “creatura” cinematografica. Un ibrido come lo stesso personaggio principale della pellicola, visionaria favola di un “Amore Altro con sfumature gotiche-dark“.
La storia
La giovane Elisa, incapace di parlare, si sente sola e prigioniera di una dimensione fatta di silenzi: vive con la consapevolezza di essere diversa dagli altri i cui sguardi le trasmettono un’inadeguatezza che la rende incompleta e molto infelice. La sua quotidiana esistenza fatta di una routine monotona e insoddisfacente, viene interrotta dalla scoperta di una creatura squamosa, un anfibio frutto di un esperimento governativo che vive immerso in una vasca colma di acqua. Elisa, avvicinandosi alla creatura prima per curiosità, sentirà crescere dentro di lei pian piano un nuovo sentimento.
I premi
Oltre a 4 premi Oscar, il film è anche Vincitore del Leone d’oro a Venezia 2017. Del suo film Guillermo Del Toro ama sottolineare il suo aspetto “mostruoso” a lui sempre tanto caro. L’horror dei B-movie anni 50, centrato su creature metà umane e metà animali, ha sempre rappresentato per il regista una grande fonte di ispirazione ( tanti sono i riferimenti a “Il mostro della laguna nera” del 1954 ).
Del Toro vi aggiunge l’aspetto romantico sentimentale della Bella e la Bestia, creando una storia d’amore molto fisica ma allo stesso tempo spirituale: le anime dei due protagonisti si incontrano attraverso il filtro dell’acqua che ne trattiene una, arginando l’impetuosa personalità di una creatura in realtà capace di provare grandi sentimenti.
La scoperta dell’amore
La scoperta dell’amore canalizzato da una visione non ovvia della diversità dà luogo ad un’alchimia speciale (bravissimi i due attori a renderla sullo schermo) capace di trasmetterla integra allo spettatore. In realtà siamo di fronte a “due diversi”, a “due strane creature” che si incontrano per caso e si riconoscono come anime gemelle, riuscendo ad andare oltre le apparenze, oltre il silenzio, oltre la consuetudine sentimentale.
Verrebbe da pensare molto a “Lezioni di piano“ della Campion, che molto ha di questo film di Del toro: la non vocalità espressiva, l’amore aldilà del silenzio, la diversità superata dalla carnalità. Non si può dunque non lasciarsi trascinare da questa bellissima ed emozionante favola, da questo Amore inquietante quanto armoniosamente equilibrato nei toni e nelle modalità espressive utilizzate da un Guillermo Del Toro che ancora una volta si conferma come uno dei registi più talentuosi del cinema contemporaneo.
Sandra Orlando
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