Oggi ho l’onore di presentare una donna straordinaria, una voce potente nella lotta contro la violenza sulle donne.
Caterina Nero è un’attivista nota per il suo impegno nella sensibilizzazione sulla violenza di genere. Da anni dedica il suo tempo a dare voce e aiutare concretamente le donne vittime di violenza con la sua Associazione Per Te della quale è Presidente.
Ed è per quello che da anni attua nel territorio calabrese, che qualche giorno fa ha ricevuto il premio “Galà della Gratitudine” insieme a personaggi di spicco che portano prestigio, come lo stilista Anton Giulio Grande alla città in cui viviamo Lamezia Terme e alla Calabria tutta.
Lei in questo lavoro è affiancata da professionisti che lottano ogni giorno contro la violenza di genere, psicologi, sacerdoti, le istituzioni.
Sono proprio le Istituzioni ad essere i suoi Angeli custodi come lei suole dire… Il Vice Presidente dell’ Associazione Per Te è Domenico Medici Luogotenente dei Carabinieri e Comandante di stazione in pensione e l’ Ispettore Polizia di Stato Luciano Conforti in pensione.
E operano 365 giorni l’anno per sostenere e salvare le donne in difficoltà che giornalmente si rivolgono loro.
Oggi la conosciamo nella nuova veste di scrittrice dopo la pubblicazione del suo libro L’ Amore non uccide.
Caterina grazie per la disponibilità che hai nel dedicarmi stamattina del tempo ma grazie a nome di tutte le donne principalmente a nome di chi ogni giorno chiama la tua Associazione Per essere aiutata.
Cosa ti ha spinto a scrivere un libro su un tema così delicato e importante come il femminicidio e come hai scelto le storie o i casi da includere nel libro?
Ho voluto scrivere questo libro per lasciare un segnale forte in una società che è ormai alla deriva, borderline,dove non si rispettano più i sentimenti e le persone in nessun modo.In questi racconti vi sono storie che ho vissuto direttamente ma anche storie che mi hanno turbato e che hanno lasciato una pagina nera degli ultimi anni.
Quali ricerche hai condotto per assicurarti che il libro fosse accurato e rispettoso delle vittime e delle loro famiglie?
Mi sono documentata su alcuni casi direttamente dalle fonti giornalistiche affinché non siano frutto di fantasia, ma raccontano le vicende reali. Descrivono chi e perché ha posto fine alla vita di donne e uomini che credevano nell’amore.
Qual è il messaggio principale che speri di trasmettere ai lettori attraverso il tuo libro?
Il mio messaggio è quello di lanciare ai ragazzi che saranno il nostro futuro, un segnale di amore, di sensibilizzazione e di fare comprendere che l’ amore è un’ altra cosa.
Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato durante la scrittura di questo libro? Qual è stata la parte più difficile da scrivere?
Nel periodo della stesura dei capitoli ho avuto momenti di riflessione e non vi nascondo che alcune volte le lacrime scendevano da sole ripensando agli episodi che raccontavo. In particolare nel capitolo in cui parlo di mio zio Vincenzo, di Adele e di tutte quelle donne che ho cercato di sostenere negli anni.
Pensi che il tuo libro possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del femminicidio? In che modo?
La missione intrapresa non è semplice ma con gesti semplici e aiuti concreti voglio lasciare il messaggio che per me è il mio pensiero quotidiano. Sí, chi ama non ti uccide nemmeno con parole, gesti o sguardi che entrano nella psiche e che ti uccidono dentro. Il mio libro, vuole essere un piccolo strumento di riflessione tanto che, nelle ultime pagine ho lasciato dei fogli a disposizione del lettore in modo che possa esprimere le sue sensazioni a riguardo e perché no, scrivere le sue esperienze in merito. Non è un libro con tante pagine da leggere o difficili da comprendere, ma un monito a tener viva la nostra attenzione verso chi ha bisogno di supporto. Non giratevi dall ‘altra parte non state in silenzio, questo è l’ aiuto che possiamo dare a chi ha vergogna del suo vissuto o a chi ha paura.
Quale ruolo pensi che la società, le istituzioni e i media dovrebbero avere nella lotta contro il femminicidio?
In questi ultimi anni si parla tanto di violenza, di Codice rosso inasprito ma ancora c’è tanto da fare. Io cercherò insieme al mio staff di apportare alcuni suggerimenti per il Codice rosso. E poi parliamone, parliamone non stanchiamoci di tenere accesa la luce in questa oscurità di crudeltà e di violenza che tante donne vivono.
Hai in mente di scrivere altri libri su temi sociali importanti? Se sì, quali?
Credo in me stessa e non metto mai limiti alla provvidenza. Sicuramente darò il mio supporto, la mia esperienza a chi ha bisogno e chissà un prossimo libro con qualche storia d’amore a lieto fine, magari iniziata con saette ma conclusa con amore e speranza.
Grazie Caterina a nome mio e di tutte le donne, per quanto fai ogni giorno con la tua Associazione per chi è vittima di violenza. Ci vedremo a breve per la presentazione del tuo libro “L’Amore non uccide”, in molte sedi istituzionali della nostra Regione la Calabria e perché no, in molte altre …
Grazie a nome mio e del direttore Giuseppe De Nicola.
Angela Amendola