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Incompiuto

Giovanni ha lasciato Rio de Janeiro e soprattutto le acque che gli ricordavano Ginevra.

I diari di Ginevra ancora chiusi, non letti, sospesi in un indefinibile domani: Giovanni vuole continuare il suo silenzioso e mentale dialogo con Ginevra, ha la sensazione che sia rimasto qualcosa di incompiuto tra loro, nonostante siano stati compagni di vita per tanto tempo, un tempo che non riesce a misurare in anni ma solo in istanti e in vuoti.

I vuoti sono gli istanti perduti nella fuga dal dialogo di quei contenuti di verità che gli facevano paura, paura di affrontare l’essenza dell’anima di Ginevra.

La strada più semplice era il non andare oltre la bellezza e l’eleganza della donna, infatti bellezza ed eleganza erano costumi di scena che tutto coprivano, una coperta che soffocava Ginevra. E lui fuggiva, fuggiva, amava ma fuggiva…

Anche quando gli occhi di Ginevra precipitarono nel buio, Giovanni non seppe rendersi interprete dei colori dell’Universo: il troppo dolore e il troppo amore può fare anche questo, chiudersi e non essere di aiuto proprio alla persona che ami di più al mondo.

Il troppo amore può quindi allontanare e abbandonare?

Si… Ora Giovanni inizia a comprendere che Ginevra aveva capito tutto questo…

Chi ti ama troppo non riesce a stringerti la mano perché il dolore ti spacca l’anima e il cuore. Giovanni, ora, ha il cuore spezzato per quella mano che non ha riscaldato tra le sue.

Che monumento Ginevra!

Da sola ha oltrepassato le onde… Dall’alto delle Ande, Giovanni pensa…

Tommaso Cozzitorto

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