ScrepMagazine

Dignità zero

Dalle elezioni del 25 settembre, un dato certo è venuto fuori, in modo palese, se ancora potevano esserci dei dubbi: una buona, troppo alta, percentuale di cattivo giornalismo.

Malafede, disonestà intellettuale, faziosità a bassissimi livelli, la fanno da padrone.

Giornalisti e testate giornalistiche si rappresentano a dignità zero, a professionalità zero, spinti da odio e rancore, chiusi tra le sbarre delle loro asfittiche idee, incapaci, ormai, di quella razionalità che rende una valutazione delle cose nel modo più oggettivo possibile.

In realtà, chi viene colpito da questa spazzatura, non è il malcapitato di turno, l’indegno della serie “comesipermettedivincere”, ma gli stessi pseudogiornalisti che nella loro spazzatura ci sguazzano, penosamente, senza via d’uscita.

Questa è gente che vive nell’illusione di far parte di un mondo superiore, iperuranico, quindi fatevi un’idea riguardo alla loro triste condizione esistenziale. Un’altra tragedia, riguardante questa categoria di persone, è il non saper chiedere scusa: sintomo di una assoluta mancanza di nobiltà d’animo e di alti ideali civili.

Anzi, anche togliendo l’aggettivo “alti”, sarebbe già un buon risultato.

Invece, continueranno a vivere la loro triste realtà.

Come sono lontane le penne di Oriana e di Indro…

“Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.”
JORGE LUIS BORGES
“C’è da avere più paura di tre giornali ostili che di mille baionette.”
NAPOLEONE BONAPARTE

Tommaso Cozzitorto

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