COSMO-SkyMed è uno dei programmi più innovativi nel campo dell’osservazione della Terra, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dal Ministero della Difesa e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica.
Il sistema si basa su una configurazione di quattro satelliti dotati di sensore SAR (Synthetic Aperture Radar), capaci di osservare il pianeta sia di giorno che di notte, in qualsiasi condizione atmosferica.
Concepito per scopi duali, il programma è in grado di soddisfare esigenze civili e militari.
COSMO-SkyMed è stato realizzato in modo graduale. Dal 2007 al 2010 sono stati lanciati i quattro satelliti di prima generazione, tuttora operativi.
A dicembre 2019 e a febbraio 2022 la costellazione si è arricchita invece dei primi due elementi di seconda generazione (CSG) che, insieme ad altri due satelliti in arrivo nei prossimi anni, sostituiranno integralmente la prima generazione di COSMO-SkyMed.
La Seconda Generazione, progettata per garantire la continuità operativa ai servizi di osservazione radar forniti dai quattro satelliti della prima generazione, garantisce prestazioni ulteriormente migliorate in termini di tecnologia, servizi e vita operativa del sistema.
I due nuovi satelliti della costellazione rappresentano infatti il meglio dell’osservazione radar dallo spazio in termini di precisione e qualità delle immagini. Caratteristiche che consentiranno di sviluppare nuove applicazioni in ambiti con un crescente valore strategico.
2 milioni
Le immagini acquisite da entrambe le generazioni dal 2008 a oggi.
7 miliardi
I chilometri quadrati monitorati negli anni dai satelliti, pari a circa 14 volte l’intera area del pianeta.
520
Il numero di immagini dual polarization che possono essere acquisite ogni giorno da un singolo satellite di Seconda Generazione.
APPLICAZIONI
COSMO-SkyMed è la prima costellazione di satelliti a uso duale impegnata nel monitoraggio dell’ambiente e del territorio, nella sicurezza e nella gestione delle emergenze.
I dati raccolti dai satelliti radar COSMO-SkyMed per l’osservazione della Terra permettono infatti di raccogliere informazioni utili sia a supporto della vita quotidiana di tutti i cittadini, sia a tutelare e preservare il nostro Pianeta.
CAMBIAMENTO CLIMATICO
COSMO-SkyMed misura l’impatto dei cambiamenti climatici sul nostro Pianeta, come l’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai o la desertificazione, offrendo un contributo rilevante anche per studiare eventi meteo estremi.
GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE
COSMO-SkyMed migliora la gestione delle risorse naturali da parte dell’uomo, contrastando l’eccesso di sfruttamento agricolo e dell’allevamento di bestiame, la deforestazione, monitorando urbanizzazione, rifiuti abusivi, e la gestione delle risorse idriche.
AGRICOLTURA
dati radar di COSMO-SkyMed consentono di ottimizzare la classificazione dei terreni e il monitoraggio delle colture durante il ciclo di crescita, anche al fine di ottimizzare i raccolti. Oltre a migliorarne resa e qualità, si può arrivare a un risparmio d’acqua fino al 40%.
BENI CULTURALI
COSMO-SkyMed osserva i monumenti, gli edifici storici, o le aree archeologiche e il paesaggio culturale, in Italia e nel mondo, studiandone i cambiamenti nel tempo, fino a cogliere spostamenti di pochi millimetri.
CONTROLLO DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE
L’alta accuratezza delle immagini di COSMO-SkyMed e l’elevata risoluzione spaziale e temporale sono un potente strumento per pianificare al meglio la realizzazione di nuovi insediamenti o opere, per tenere sotto controllo il movimento del suolo, frequente causa di cedimenti strutturali e crolli.
GESTIONE DELLE EMERGENZE
Grazie ai suoi occhi radar, COSMO-SkyMed contribuisce a prevedere frane e alluvioni, a coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, grazie alla sua capacità di controllare le aree di crisi.
Di questo e di come “mettere a valore” il patrimonio dei satelliti Cosmo, si parlerà il 10 marzo in CLIMATE 2023 … anche in diretta sulla nostra pagina FB…
Una occasione di lavoro per i giovani che possono rimanere nei loro luoghi di origine collaborando ad affrontare in modo “serio”, le emergenze ambientali…
CLIMATE 2023 anche in diretta web su https://www.facebook.com/redazionescrep
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