Uno dei primi ad ipotizzare il legame tra caratterialità e il clima, è stato Montesquieu nell’ opera Lo spirito delle leggi.
Le sue idee sono state motivo di approfondimento diverse volte, e uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature Humane , non fa altro che confermare l’ipotesi.
I popoli che vivono in climi freddi e austeri denotano caratteri più chiusi e più freddi, contrariamente a chi vive in zone marine e più aperte ed esposte al sole.
Alcuni Popoli come noi italiani, come gli spagnoli, hanno una reattività diversa nei confronti delle prove dell’ esistenza, differenti da chi vive nei paesi del Nord.
Tendenzialmente siamo più focosi, è il sole a darci questa predisposizione, e siamo quindi più bellicosi e più passionali.
Anche se l’intensità dei sentimenti può essere equivalente ai popoli nordici, l’amore,il tradimento, l’odio, vengono vissuti in maniera esasperata, con manifestazioni plateali e il turbinio delle passioni che ci travagliano, assumono i toni della sceneggiata.
Se nei tempi passati era il teatro e la letteratura che mettevano in evidenza queste diversità caratteriali con figure specifiche ( vedi il teatro greco) attualmente è la televisione che mette in scena i caratteri e le passioni.
Una soap che mi sta appassionando e che mi riporta i moti interiori delle generazioni mediterranee, è Terra amara.
I protagonisti sono combattuti, sono schiavi delle loro passioni che affrontano in una maniera emotiva che prende e rapisce lo spettatore.
La donna amata resta l’unica che ti tocca il cuore e il sentimento, anche se nascosto per decenni non muore.
Nella terza stagione di Terra Amara, Hunkar Yaman e Ali Rahmet Fekeli, hanno trovato il coraggio di riavvicinarsi e di dare un’altra possibilità alla loro storia d’amore. Dopo le nozze sfumate, le loro strade sembreranno essersi divise per sempre, ma come rivelano le anticipazioni della soap provenienti dalla Turchia, non sarà così.
Dopo aver scoperto che Mujgan è colpevole di tentato omicidio nei confronti di Zuleyha, Fekeli e la matrona degli Yaman decideranno di incontrarsi di nuovo e si confesseranno reciprocamente gli errori commessi negli ultimi anni, ma alla fine Fekeli e Hunkar ammetteranno di essere innamorati.
In questa soap, l’astio verso il cosiddetto nemico è vissuto intensamente e non esistono mezze misure nella lotta.
Inoltre il legame con le proprie radici non viene mai meno. Fino a considerare madre, la Terra che si calpesta, un amore viscerale lega i protagonisti alla loro terra.
Le serie tv turche sono diventate un vero e proprio fenomeno sociale. Seguirle non è più solo un semplice “passatempo”, adesso c’è un vero e proprio interesse.
Istanbul e i suoi luoghi suggestivi sono sulla bocca di tutti.
La Turchia incuriosisce, la Turchia attira, la Turchia intriga. La si sente vicina ma anche lontana.
E’ chiaro che queste serie TV, come molte altre serie del resto, sono colorite, arricchite e romanzate. Ma hanno avuto il merito di dare alla Turchia un’immagine diversa da quella che si stava creando in questi ultimi anni.
E devo ammettere che questo successo, sta aiutando la Turchia a migliorare la considerazione che si ha nei suoi confronti.
Andrei volentieri anch’io ad Istanbul a guardare con i miei occhi i tramonti che vedo nei film…
E non c’è niente da fare,Terra Amara dimostra che la passione per le soap straniere fa parte di noi.
Una volta c’erano: Topazio con l’attrice argentina Grecia Colmenares che è ora protagonista del reality Grande Fratello, e poi Sentieri con la sua bellissima sigla This Is the time, cantata magistralmente da Billy Joel, e poi ditemi chi non ricorda nella soap la mitica coppia Reva e Joshua e il loro immenso amore ?O ancora Febbre d’ amore, che io vedevo durante la gravidanza, mentre aspettavo la mia prima figlia, in cui si narrava la travagliata storia d’amore tra Victor Newman e Niki Red, ora alla stessa ora sulla rete ammiraglia Mediaset cioè Canale 5, c’è il serial turco dei record, più di tre milioni di telespettatori al giorno guardano la soap. Ma la passione del pubblico italiano per le soap è qualcosa che va molto indietro nel tempo. Negli anni Ottanta una rete televisiva di Berlusconi, Rete Quattro si rivolgeva prettamente ad un pubblico femminile, il palinsesto era pieno delle soap sudamericane. La donna del mistero, Manuela, Anche i ricchi piangono, Milagros, ecc..ecc… Soap che raccontavano storie di donne che perdevano tutto, che s’innamoravano perdutamente, che scalavano la società per un matrimonio fortunato, che subivano forti traumi psicologici, ma anche storie di maschi affascinanti e potenti, o vecchie megere che facevano di tutto per rendere impossibile un amore.
Angela Amendola