La vita di ciascuno di noi è segnata da momenti che non si presentano mai uguali a se stessi. Perché tutto rientra nella grande variabilità della nostra esistenza.
Le cosiddette fasi della vita.
Questa è per me la fase in cui mi ritrovo particolarmente tollerante, accomodante, paziente, ma, al contempo, non mi lascio facilmente infastidire, cerco di trincerarmi dietro una corazza più sostenuta.
Sono sempre pronta a confrontarmi con me stessa e con gli altri, mantenendo però un provvidenziale autocontrollo.
Ho maturato la consapevolezza che ci sono delle priorità nella mia quotidianità e sono quelle cose che si muovono sotto la mia costante e vigile attenzione.
Voglio vivere di queste cose. Voglio dedicarmi, come si suol dire anima e corpo, a tutto ciò la cui mia presenza è necessaria.
Così mi lascio attraversare da una infinità di situazioni che mi scivolano addosso pur potendo minacciare il mio equilibrio.
Non esiste nessuna mia partecipazione emotiva.
Questo non è uno stato di grazia.
A dire il vero, non mi importa neppure conoscere il motivo di tale disposizione di animo.
So soltanto che mi piace tanto.
Piera Messinese
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