Nicola Gratteri in una recente intervista ha dichiarato “Nella mia testa sono sempre all’opposizione, ora cercano tutti di farsi vedere attorno al potere per cercare di prendere o di averne un pezzettino, un pò di dignità e schiena dritta, un pò di decoro, abituatevi a costruirvi una vita e a dire quello che pensate senza preoccuparvi di piacere a chi avete di fronte, costruite una vita senza pagare cambiali, siate liberi!”…
L’impatto emotivo di questa frase, per chi crede nel concetto di dignità, è forte.
Il momento storico che viviamo non fa sconti a nessuno, siamo tutti affascinati dal potere e dalla ricchezza, abbiamo tutti sete di dimostrare che siamo migliori degli altri ma a quale prezzo?
Ci sono dei limiti che non si possono superare, non ci si può far piegare dal “così fan tutti”, e sentire che un uomo di stato con l’esperienza e la storia professionale di Gratteri grida con forza un messaggio oggi così rivoluzionario ha l’effetto di una scarica di adrenalina.
Ma cosa significa oggi essere un uomo di Stato?
Significa agire e prendere delle decisioni per il bene comune, curando l’utile dei cittadini, dimenticando il proprio interesse personale.
Ma anche avere il coraggio di andare controcorrente, pur sapendo di diminuire i propri consensi o di non essere gradito, motivati dal voler perseguire una causa giusta, che coincide con la tutela delle esigenze di tutta la collettività.
Il vangelo personale dell’uomo di Stato si dovrebbe tradurre nella forza coraggiosa e aperta delle proprie idee, poco importa se scomode e distanti dalla corrente del momento, purchè siano mosse da principi di equità e giustizia.
Per ritrovare il concetto di decoro e dignità personale che si è perso perchè troppo concentrati nel “ballo del potere”, dimenticando un concetto che si colloca ai piani alti della scala dei valori: la coerenza, intesa come forza interiore positiva indirizzata verso una leale trasparenza nell’agire.
Quella coerenza che ci fa da bussola, nelle situazioni importanti della vita, e ci aiuta attraverso la riflessione e il dubbio a non scegliere compromessi di comodo ma lesivi della propria coscienza.
E come dice Gratteri “basta lavorare seriamente, ottenere risultati, ad un certo punto, anche se si hanno dei nemici, si devono arrendere”!