Mi sono abituata alla tua assenza.
Non fa più rumore.
Non ti cerco più da quando ho scelto di tenerti dentro, di mantenere viva la tua essenza perché il distacco da ciò sarebbe stato difficile.
E così ti ho tenuto vicino e, pur essendo lontano, sei con me… ed io con te.
Avevamo condiviso le meraviglie ed ora non potevo accontentarmi di vedere solo le miserie.
Io e te non eravamo mai neppure due, ma un’infinità di esseri che pullulavano nella mente, levitavano nell’anima, acceleravano fino a travolgersi con i mille volti del loro cercarsi.
Ci siamo amati senza tempo, senza spazi.
Eravamo due intelligenze ebbre di condividere le nostre essenze, con una voglia di vivere e di stare insieme.
Ora il nostro amore non ha più un volto.
Vive il suo silenzioso esilio.
Si nutre di assenza.
Piera Messinese