Oggi il mio pensiero è rivolto a tutti coloro i quali sono stati colpiti improvvisamente da un avverso destino, da un morbo cattivo e impietoso. In modo particolare, desidero ricordare tutti quei nonnini che hanno chiuso i loro occhi nella più disperata e dolorosa solitudine.
Erano le nostre radici, ma non siamo stati capaci di proteggere i nostri nonni.
Avevano bisogno di noi, erano troppo fragili.
Ma non abbiamo potuto far sentire la nostra presenza.
Loro, invece, ci sono sempre stati per noi.
Non ci hanno mai fatto mancare le loro attenzioni.
Quante carezze hanno sfiorato le nostre guance!
Quanto calore abbiamo trovato fra le loro braccia!
Quanta saggezza nelle loro memorie!
Quando si raccontavano a noi, ripetevano sempre le stesse cose,
si abbandonavano ai soliti ricordi e aneddoti del loro passato
ed ogni volta per loro era come se ne parlassero per la prima volta,
mentre sul viso si fermavano per un istante
quelle smorfie di compiacimento
e l’emozione sembrava li cogliesse sempre all’improvviso.
Era bellissimo ascoltarli.
Se ne sono andati in una dolorosa e silenziosa solitudine.
Nessuno ha potuto regalare loro un sorriso, un bacio,
una parola di conforto, un abbraccio.
Non c’è stato tempo neppure per un saluto, l’ultimo.
A noi, invece, rimane tanto tempo per piangere e pregare.
Perchè in quelle guance segnate dalle rughe ci sono le nostre radici.
Questa terribile esperienza, che ha segnato e segnerà sine die la memoria e la coscienza dell’umanità intera, dovrebbe insegnarci che bisogna sempre stare dalla parte dei più fragili, dei diversamente abili, di chi è costretto a dover contare solo sulle sue forze.
Si chiama cultura dell’umanità, si deve sentire come un dovere etico, come una scelta responsabile.
Se vogliamo essere considerati uomini, siamo anche chiamati a comportarci con umana pietas.
Riscopriamo il valore della solidarietà e la ricchezza della disponibilità verso il prossimo per dare la giusta dignità al sacrificio di questi nonnini.
Piera Messinese
Ringrazio Giuseppe Torcasio per il materiale fotografico.
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