La malattia che mi fa più paura

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Penso che sia la sensazione più brutta, inimmaginabile, quella di voler tornare a casa ma non sapere dove sia la propria casa. O guardarsi e riconoscersi in foto vecchie ma non nelle foto di ora.Ricordano che hanno avuto dei figli, ma per loro sono rimasti sempre bambini.Quello che capita ai malati di Alzheimer è pieno di contraddizioni, perché il loro corpo vive nel presente ma la mente fa avanti indietro nel tempo. Stordito, confuso: è così che un malato di Alzheimer si sente quotidianamente, anche compiendo le azioni più consuete, come comprare il pane dal fornaio sotto casa, lo stesso da 40 anni.

Mario e Luisa sono insieme da più di 40 anni, insieme nella buona e nella cattiva sorte. Fino a quando nella loro vita non irrompe una grave malattia degenerativa che si chiama Alzheimer. E’ Luisa ad ammalarsi e Mario, per non soccombere al dolore e al baratro in cui è sprofondato, intraprende una strada molto irta e dolorosa per ricostruire i ricordi felici della vita insieme.

Tutto questo per aiutarla.

Dopo tanti anni di matrimonio Luisa ha perso tutti i suoi ricordi, belli e brutti. Non ricorda e nemmeno riconosce il marito, e i figli sono per lei solo degli sconosciuti, gente mai vista prima. La malattia che l’ha colpita è l’Alzheimer, la malattia che divora i ricordi, gli affetti , tutto ciò che è il suo vissuto.

Mario non si perde d’animo, non fino a che continuerà a ricordare alla sua amata Luisa, la loro vita felice insieme. Ogni giorno, giorno dopo giorno, per sempre.

E’ una storia d’amore, quell’amore di cui scrivono i poeti , l’amore che ho sempre trovato descritto nelle centinaia di romanzi rosa che ho letto. Amore con le radici solide, amore con la A maiuscola. E’ la storia di quest’amore che il marito ripercorre in forma di racconto ogni mattina, perché lei possa continuare a vivere attaccata a quel poco di realtà che la malattia non ha offuscato.

Ogni giorno Mario scrive fogli e fogli di quaderni, li riempe dei loro ricordi, i viaggi fatti insieme, i giorni e le loro notti d’amore. E poi ogni sera si mette al suo fianco e legge quei racconti di ricordi, le mostra fotografie, che hanno immortalato i momenti del tempo di quando ancora lei viveva la realtà, e i sogni verso cui loro due correvano, mano nella mano, felici verso il futuro.

Questa storia vera mi ha fatto pensare al libro Le pagine della nostra vita.
Le pagine della nostra vita, è una struggente quanto bellissima storia d’amore tra Noah, un ragazzo di bassa estrazione, ma dal cuore nobile, e Allie, una ragazza più altolocata che va a trascorrere l’estate a New Bern. Quella che apparentemente può sembrare una semplice storiella d’amore estiva e passeggera, si rivelerà essere qualcosa di più profondo e unico.

I due ragazzi, ancora adolescenti, si ameranno così profondamente che quando Allie è costretta ad andarsene, non smetteranno mai di pensarsi.
Noah scriverà innumerevoli lettere alla sua amata, ma non le arriveranno mai. La madre di Allie, nel tentativo di non farla soffrire, le intercetta e le nasconde.

Noah e Allie penseranno che tutto ciò sia finito e continueranno così le loro vite seguendo strade differenti.
Fino a quando, una foto non farà precipitare gli eventi. Allie sentirà il bisogno di tornare indietro, di rivedere Noah, di comprendere i suoi sentimenti prima di sposare un altro uomo. E da quell’incontro qualcosa cambierà, irrimediabilmente.

La storia è narrata dal punto di vista di Noah, ormai anziano, che racconta la loro vita a una donna colpita dall’Alzheimer. Una donna bellissima che non ricorda nulla, ma che grazie alle parole dell’uomo e alle poesie di Walt Whitman che lui ama leggerle, tornerà indietro e ricorderà anche se solo per brevi istanti.

Uno degli aspetti dell’Alzheimer più difficili da accettare per i coniugi è la sensazione che con la memoria la malattia porti via anche sentimenti,ed esperienze che appartengono alla coppia nel suo insieme. Mantenere e valorizzare le relazioni affettive ha invece un valore molto positivo per affrontare insieme la sfida contro la malattia.

L’amore nutre la vita anche nella malattia, come in questi caso.

Tra i momenti difficili e tristi delle persone che vivono con l’Alzheimer ci sono anche brevi momenti di gioia.

Angela Amendola 

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