Oggi voglio toccare un argomento che incuriosirà molti di voi, mentre altri potrebbero rimanerne impressionati.
Sicuramente avete sentito parlare delle “Catacombe dei Cappuccini”, di Palermo.
Entrare in questa sfera di mistero non è facile; il solo pensiero di visitare i morti tenuti apparentemente in vita, nel tempo, grazie alle tecniche di imbalsamazione, lascia alquanto perplessi.
Io lo definisco un “cimitero vivente” e credetemi, lo spettacolo è lugubre.
Pensare che le persone mummificate, un tempo, erano in vita, mentre adesso sono posizionate una di fianco all’altra, appese come belle statuine, lascia col fiato sospeso.
Le catacombe dei Cappuccini, le più famose d’Europa, sono state costruite nel 1500.
Un cimitero a cielo aperto in stile gotico, diviso in vari settori.
Quello dei bambini, dei nobili, dei prelati, dei vescovi, delle donne vergini, delle donne e degli uomini.
Maggior parte dei corpi sono intatti e curati nei minimi dettagli.
I primi ad essere sepolti, già verso la fine del ‘500, furono i preti Cappuccini che appena morti venivano imbalsamati.
Intorno al ‘600 e ‘700 a causa di varie epidemie, parecchi bambini perdevano la vita e i genitori, non volendosi staccare da loro, ricorrevano alla tecnica della mummificazione, per mantenere i loro corpi intatti.
A tal proposito, ciò che colpisce la gente che vi si reca in visita è la piccola salma mummificata di Rosalia Lombardo, ultima bambina imbalsamata, morta di polmonite a soli due anni nel 1920.
Appartenente ad una famiglia nobile, il padre, molto addolorato per la sua scomparsa, si affidò alle tecniche del grande imbalsamatore Alfredo Salafia, lo stesso, che dopo qualche anno dalla mummificazione della piccola salma, venne convocato per restaurare il corpo di Francesco Crispi, imbalsamato a Napoli e portato a Palermo in condizioni di conservazione precarie.
Quando Salafia morì, portò con sè il segreto nella tomba su come mai, la mummia della piccola Rosalia, rispetto alle altre fosse perfetta.
Solamente di recente, per quello che riguarda il corpicino della piccola, da una TAC effettuata nel 2009, hanno evidenziato che oltre le solite essenze, l’hanno ricoperta della formalina e pare sia questo il segreto di Salafia.
Generalmente, invece, le persone morte venivano lavate con acqua e aceto, messe nel colatoio e tenute all’aria aperta, per circa un anno. In seguito venivano loro estratti gli organi interni, imbottiti di paglia e unti con essenze che mantenessero intatti i loro corpi.
Ritornando alla piccola Rosalia Lombardo, qualcosa di misterioso, per parecchio tempo ha catturato l’attenzione del pubblico.
Per un lungo periodo, i suoi occhi facevano movimenti assai inquietanti. In alcune ore del pomeriggio, apriva e chiudeva gli occhi molto spesso.
C’è chi parla di miracolo, chi attribuisce ad una trovata pubblicitaria, chi pensa sia un fenomeno paranormale.
Anche la sua posizione, da verticale, oggi si trova in orizzontale.
Scientificamente è provato che si tratti di un’illusione ottica prodotta dalla luce che filtra nella stanza.
Ma può, dopo anni ed anni in cui la luce e ogni cosa è rimasta al proprio posto, accadere ciò?
Ad ognuno il proprio pensiero!
Le Catacombe dei Cappuccini rimangono, comunque, un luogo di culto straordinario per la storia, ed invoglio chiunque abbia coraggio a venirle a visitare.
Grazia Bologna
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