Che cos’è“casa” ?
Casa non sono quattro mura.
Casa non è dappertutto…
Casa è ovunque si stia bene.
Nella mia recente escursione culturale, verso le terre abbracciate dal sole calabrese, con destinazione “Lamezia Terme”, ho avvertito con vivo ardore il desiderio di ritrovare persone a me care.
Da un po’ di tempo a questa parte la mia valigia è sempre pronta, felice di accompagnarmi lungo le tappe di una meravigliosa avventura, che ha per titolo “Di me e di te”.
Già…
“Di me e di te”: volume di poesie d’amore edito da “Accademia Edizioni ed eventi”, che ha rappresentato la vera e propria svolta del mio percorso artistico e letterario.
Ma questo è ben altro capitolo.
Stavolta sono partita per sostenere un componente importante del mio Team, perché in mancanza di collaborazione non esiste crescita personale né professionale.
Ho voluto presenziare, in maniera attiva, alla presentazione di un lavoro dal contenuto avvincente, affascinante e misterioso.
E così si familiarizza ancora una volta con aeroporti e assistenti di volo, pregna della consapevolezza che i luoghi presso cui si parte e si arriva hanno sempre delle storie meravigliose da raccontare.
Finché, in ultima istanza, si giunge finalmente all’ambita metà, e scopri che la camera che ti hanno gentilmente assegnato è quella della prima volta in cui hai messo piede in terra di Calabria.
Ed è allora che ti commuovi, perché realizzi che, da quella meravigliosa prima volta, sono trascorsi ben cinque anni, che sono cambiate tantissime cose e che tuo figlio, che sistematicamente t’accompagna dappertutto, è passato da una statura di 1 metro e mezzo ad una di 1 metro e 80 centimetri.
Ah, dimenticavo: tu hai quarant’anni, quasi quarantuno, e i ventenni ti apostrofano con l’appellativo di “Signora”.
Ma loro, i miei amici, sono uguali a se stessi, meravigliosi, accoglienti e sorridenti.
E così capisci cosa voglia dire ricevere e voler bene, anche a distanza di tempo, anche se non ci si confronta tutti i giorni.
L’ ospitalità dei carissimi Angela e Rodolfo non ha eguali ed è stata una grande emozione riabbracciare la mia adorata Piera.
Avverto sempre più l’esigenza di introitare lealtà, ed ero assolutamente sicura del fatto che, a Lamezia, ne avrei inspirato una ricca dose.
Quest’incontro non è stato solo un’occasione per celebrare legami affettivi, ma ha anche rappresentato un momento di congiunzione tra la sfera dei sentimenti, che da sempre governa la mia penna, e le complesse questioni che regolano i meccanismi del presente, come l’intelligenza artificiale.
Sebbene l’oggetto della manifestazione fosse di stampo essenzialmente scientifico e intriso di contenuti che rimandano a strumenti tecnologici all’avanguardia, ho cercato di tessere un arazzo che unisse il suddetto tema all’immortale linguaggio dell’amore.
E l’ho fatto attraverso la scelta di alcuni brani musicali che, con la loro innata capacità evocativa, sono riusciti a toccare le corde più intime dell’anima.
Eh già, questa volta non ho presentato alla platea il solito volto della poetessa ” Cristina Adragna”, ma sono stata “l’intermezzo melodico” che ha dato vita ad attimi di puro sentimentalismo.
Ho avuto il grande piacere di eseguire la splendida “Cercami”, di Renato Zero e l’altrettanto meravigliosa “Sempre e per sempre”, di Francesco De Gregori, proposta nella suggestiva versione di Fiorella Mannoia.
In un contesto in cui si è disquisito in merito al rapporto tra rischi e benefici di un nuovo fenomeno, la dolcezza delle melodie proposte ha popolato l’aria, rivelando che, in fondo, ogni innovazione tecnologica è al servizio dell’essere umano e che ciascun programma, per quanto sofisticato, probabilmente non può prescindere dalla necessità di un legame con la sfera affettiva.
Il fulcro di questa celebrazione culturale è stato rappresentato dal libro del direttore di Screpmagazine, nonché presidente di “Accademia Edizioni ed Eventi”, l’ingegnere Giuseppe de Nicola, intitolato “La porta delle quattro chiavi”.
Questo lavoro non è solo un’opera editoriale, ma può essere paragonato ad una vera e propria “chiave” che apre disparate porte , che fanno accedere a nuove dimensioni del pensiero e dell’interpretazione della realtà.
È come se De Nicola invitasse i lettori a scandagliare le profondità della conoscenza, della tecnologia e delle relazioni interpersonali, in seno ad un percorso intrigante e ricco di mistero.
Il confronto di idee e di opinioni è stato magistralmente moderato dal Giornalista Maurizio Bonanno, che ha introdotto gli interventi di ciascun “addetto ai lavori”.
Infatti, la manifestazione si è pregiata degli interessati contributi della Giornalista Anna Maria Esposito, dell’Ingegnere Enrico Saggese, autore della prefazione del libro ( intervenuto telefonicamente), di Don Pino Latelli, della Dottoressa Katia Nero e della Dottoressa Mariannina Amato.
La Calabria, terra imbevuta di storia e di tradizioni, con la sua meravigliosa location, situata nel pieno centro di Lamezia Terme, ovvero ” Chiostro San Domenico”, si è così rivelata un palcoscenico d’eccellenza per la condivisione di questo interessante momento.
La gente di Calabria, calorosa ed accogliente, ha dimostrato che le radici affettive possono estendersi ben oltre i confini geografici.
Qui, davvero, trovo sempre rifugio ed ispirazioni nuove, nutrendo la mia anima con l’affetto e la convivialità degli amici che ho il piacere di incontrare.
È interessante riscoprire quanto sia importante lo spirito di squadra, che non solo ci sprona a perseguire i nostri obiettivi, ma ci invita altresì a celebrare i successi degli altri, a tessere una rete di reciproco sostegno e di grande riconoscimento.
Lamezia Terme, con la sua veracità e con tanta bellezza, non è stata solo il perfetto sfondo di una manifestazione culturale, ma un vero e proprio catalizzatore di emozioni, di riflessioni e di comunicazione profonda.
Inoltre , le emozionanti performances di Roberto Carlotto, ex musicista dello storico gruppo dei ” Dik Dik”, ha dimostrato che la musica si rivela sempre una sorta di collante per le nostre vite, così come l’amore, la cui forza è capace di permeare anche le più ardite esplorazioni scientifiche.
Eccellente l’intervento dell’attore Pino Torcasio, che con enfasi e grande professionalità ha dato lettura di qualche pagina avvincente.
Assolutamente emozionante, per me, aver avuto il grande onore di rivedere tanta bellissima gente che conobbi nel gennaio scorso, nella medesima location, in occasione della presentazione del volume di poesie ” Di me e di te”.
Nei loro abbracci e in quei sinceri sorrisi, riecheggiava costantemente un’unica ed amorevole espressione: “non ti abbiamo dimenticata”.
Con questo viaggio ho riscoperto che ogni idea, ogni fatica letteraria, ogni frammento del nostro impegno recano con sé un’universale dichiarazione d’amore nei confronti dell’esistenza, rendendo la nostra esperienza terrena un concerto di connessioni, di significati, di relazioni profonde, che vale sempre la pena celebrare e condividere.
Maria Cristina Adragna