Hanno fame di affetto gli anziani.
Lo comprendi subito quando gli stai accanto perché ti guardano con gli occhi dolci, con una tenerezza disarmante, e perché ti tendono le braccia per cercare un contatto.
Quando li abbracci, senti che ti stringono fino ad esaurire tutte le loro energie. In quel momento si sentono sicuri e forti perché, quando ci si accorge di essere amati, si avverte una pienezza dentro.
Non conoscono la parsimonia.
Ci sono due cose da cui vorrebbero fuggire per sempre: il silenzio e la solitudine.
Non sono abili a sintetizzare, i loro discorsi sono meravigliosamente prolissi, stracolmi di voli pindarici, quasi sempre una miscellanea disordinata di presente e passato, un andirivieni di ricordi, un contenitore inesauribile di saggezza.
Quando li osservi, ti prendono per mano per portarti nelle loro rughe e lasciarti navigare nelle camere segrete per curiosare. E tu scopri una infinità di cose preziose che non conoscevi.
Mentre li ascolti e trattieni la mano sulle loro guance, sai bene che con quel gesto li hai conquistati nel loro profondo cuore.
Così ti rendi anche conto che non vorresti mai allontanarti, che chissà quante cose potresti dire loro. Per pochi istanti ti trovi fuori da ogni dimensione spaziale e temporale.
E sai perfettamente che in quel preciso momento stai vivendo il tuo tempo migliore…
…Auguri a tutti i Nonni del Mondo…
Piera Messinese
Si ringrazia Giuseppe Torcasio per il materiale fotografico.