Ho avuto il piacere di conoscere, la sera dell’ultimo dell’anno, Alessio Carrozzo che è un giovane scrittore. Ho letto i suoi primi due romanzi, libri che non sembrano scritti da un giovane esordiente, ma da uno scrittore di fama, tanto sono scritti bene.Devo anche dire che sono rimasta colpita, non solo dalla sua “penna” ma anche dal suo modo di conversare. Si parla spesso di gioventù bruciata, di ragazzi che bevono e che per niente litigano, scatenando risse. Per fortuna non sempre è così, ci sono giovani che sono lontani da questo modus vivendi, e lo scrittore Alessio Carrozzo ne è l’esempio. Ci incontriamo in un bar, davanti una tazza di caffè e gli chiedo se gli va di rispondere a qualche domanda.
1) Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho scritto il mio primo libro durante il primo lockdown, autopubblicato con Amazon, si chiama “La fatica di ricordare”.
2) Hai scritto altri libri?
Ho scritto un secondo libro, sempre autopubblicato con Amazon, che si chiama “Una via d’uscita” e al momento sto scrivendo un altro romanzo che uscirà nel giro di qualche mese.
3) Desideravi fare lo scrittore sin da bambino?
Sinceramente no, da bambino volevo diventare un militare come mio padre o magari un astronauta (un po’ come tutti i bambini).
4) Quando hai letto il tuo primo libro?
Ho letto il mio primo romanzo per intero quando avevo circa 7/8 anni ed era “Il G.G.G.” di Roald Dahl.
5) I tuoi libri sono facili da leggere?
Certo, hanno un linguaggio e una forma comune alla lingua che usata tutti i giorni.
6) Come ti sei sentito scrivendo?
Mi sono sentito bene, credo di aver fatto uscire una parte di me che non sarebbe uscita senza la scrittura.
7) Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia di mente o la elabori strada facendo?
Di solito l’inizio e la fine della storia la conosco ancora prima di cominciare a scrivere, così non mi perdo strada facendo. Invece, lo svolgimento è una parte che prende forma solo mentre sto già scrivendo.
8) Chi è il tuo autore preferito?
George Orwell, i suoi due romanzi “1984” e “La fattoria degli animali” mi hanno aperto la mente.
9) Che libro hai sul comodino?
“Dune” di Frank Herbert perché lo sto leggendo in questo momento.
10) Cosa ti aspetti dal futuro?
Non credo che farò per tutta la vita lo scrittore, ma ho intenzione di farlo fintanto avrò qualcosa da dire (e ancora ho tanto da dire). Dopodiché vorrei uscire di scena degnamente invece di continuare a sfornare prodotti senza metterci più passione, come fanno molti artisti al giorno d’oggi.
11) Che supereroe vorresti essere?
Sono molto legato a Batman perché amo la trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, però forse preferirei di più essere Spider-Man perché mi piacerebbe sparare le ragnatele e svolazzare in giro per la città!
12) Vedi Sanremo? Quali sono i tuoi cantanti preferiti di questa edizione?
Sì, sto guardando Sanremo e mi stanno piacendo molto la canzone di Achille Lauro e quella di Gianni Morandi, quindi spero che vinca uno dei due.
13) Sei uno sportivo?
Sì, pratico atletica leggera a livello agonistico da undici anni ormai. Le discipline su cui mi sono specializzato sono gli 800 metri e i 1500 metri piani su pista.
14) La tua materia preferita a scuola?
Storia, sarà strano ma io adoravo ricordarmi tutte le date e gli avvenimenti accaduti nel tempo.
15) Tra 10 anni dove vorresti essere, partecipare al Premio Bancarella o scrivere per una grande testata giornalistica?
Nonostante sarebbe un onore partecipare al Premio Bancarella, preferirei poter scrivere per una grande testata giornalistica, è uno dei miei tanti sogni nel cassetto.
Grazie Alessio per la tua disponibilità da parte mia e del direttore del magazine, Giuseppe De Nicola.
Angela Amendola
Alessio Carrozzo nato a San Pietro Vernotico (BR) il 07/10/2000.
Ha frequentato l’ITE “V. Cosentino”. Diploma di Istituto tecnico settore economico, indirizzo “Amministrazione, finanza & marketing”, articolazione “Sistemi informativi aziendali”, con votazione di 100/100esimi.
Iscritto al terzo anno di Scienze della Comunicazione all’Università della Calabria.
Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:
” Levati sti occhialoni scuri “: se scrivi “bene”, come sembri essere “bello”, complimenti. Proverò a leggerti.