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Marco Follini a “Il Sabato del Villaggio”

Marco Follini a “Il Sabato del Villaggio”

Mia dolcissima Noretta,
dopo un momento di esilissimo ottimismo… siamo ormai, credo, al momento conclusivo.

Non mi pare il caso di discutere della cosa in sé e dell’incredibilità di una sanzione che cade sulla mia mitezza e la mia moderazione. Certo ho sbagliato, a fin di bene, nel definire l’indirizzo della mia vita. Ma ormai non si può cambiare. Resta solo di riconoscere che tu avevi ragione. Si può solo dire che forse saremmo stati in altro modo puniti, noi e i nostri piccoli.

Per il futuro c’è in questo momento una tenerezza infinita per voi, il ricordo di tutti e di ciascuno, un amore grande, grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi.
Uniti nel mio ricordo vivete insieme…

Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore.
Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno.
Amore mio, sentimi sempre con te e tienimi stretto.

Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto tanto Luca), Anna, Mario il piccolo non nato, Agnese, Giovanni. Sono tanto grato per quello che hanno fatto. Tutto è inutile, quando non si vuole aprire la porta…
Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo.

Con questa bellissima e toccante lettera scritta da Aldo Moro a sua moglie Noretta prima di morire si è conclusa la rassegna “Il Sabato del Villaggio” che ha ospitato, nel suo ultimo appuntamento del 27 Maggio, Marco Follini, già Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e fondatore dell’UDC.

La vita privata di Aldo Moro è stata al centro del dialogo tra Follini e Raffaele Gaetano, direttore artistico della Rassegna.

Follini racconta lo Statista in un ritratto personale e psicologico nel suo ultimo libro dal titolo ” Via Savoia Il Labirinto di Aldo Moro. È un profilo intimo, segreto, con le sue manie, con la fobia di volare, con le sue piccole e grandi passioni. Un uomo silenzioso che, nonostante detestasse il chiacchiericcio, conservava una sottile vena ironica. Un uomo mite, ma combattente. “Il tempo e la misura erano le due cose che contavano per lui”.

“Lui domandava molto e ascoltava moltissimo”. Non amava la fretta e la casualità. Era intelligente, fragile, prudente, paziente, ipocondriaco. Considerava il potere una “tentazione da tenere a bada”. Aveva una grande fede in Dio che “lo soccorreva, in mezzo a tutte quelle difficoltà. Era un uomo con un amore smisurato per la sua famiglia. 

In via Savoia si trovava il suo ufficio. Era sobrio, silenzioso, con poltrone scomode, sedie e divani datati. Follini è stato testimone dell’ultima fase della vita della DC, del rapporto difficile del partito con Moro, nei confronti di cui vi era anche diffidenza. Lo Statista si trovò in quel covo di brigatisti solo e disperato. Si rese presto conto di essere stato abbandonato al suo destino perché prevalse la linea della fermezza, per non cedere assolutamente al ricatto dei terroristi. In quella solitudine aveva capito che il potere non serve a nulla, che a fargli compagnia e a rendere meno amari quei 55 giorni di prigionia, furono soltanto gli affetti del cuore.

Ultimata la lettura della lettera, il folto pubblico in sala, commosso, si è sciolto in un lungo applauso. È stata una Rassegna che ha ospitato personalità dello spessore di Pietrangelo Buttafuoco, Masolino D’Amico, Fabiana Cacciapuoti. “Il Sabato del Villaggio” ritornerà con la sua XVII edizione nel 2023.
Da sempre si rivela un momento di grande crescita culturale perché si propone di condividere conoscenze ed emozioni.


I viaggi letterari ci aprono a nuovi orizzonti facendoci incontrare grandi autori e le loro storie.

Piera Messinese

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