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Il ragazzo disturbato – (Parte 3a)

Per leggere la puntata precedente clikka sull’immagine qui sotto:

Il ragazzo disturbato – (Parte 2a)

…Un giorno, dopo parecchio tempo, finalmente tornò a casa.

Non gradiva il contatto di nessuno, nemmeno quello di sua madre…

Niente abbracci e quant’altro!

Era sempre irascibile, non sapevamo più come comportarci.

Un pomeriggio ci comunicò che aveva intenzione di andare in Olanda, in compagnia del fratello Luca.

Con aria stupefatta, mia moglie ed io ci guardammo negli occhi per la piacevole sorpresa.

<<In compagnia del fratello!!!>> Pensammo.

Non nego, che dentro di me ero turbato, non riuscivo a comprendere cosa avesse in mente, lui che solitamente evitava Luca, in qualsiasi modo.

Abbiamo chiesto al fratello se era d’accordo e ci rispose di sì.

Erano abbastanza adulti per decidere da sé…Così partirono con molto entusiasmo.

I primi giorni ci diedero loro notizie, sembrava fossero entusiasti, ma dopo una settimana anche Luca non si fece più sentire.

Non sapevamo come contattarli, finché, una sera, Luca tornò a casa, da solo.

Sembrava sollevato, aveva l’aria di uno che tornava da una zona selvaggia poiché aveva l’aspetto trascurato.

Gli abbiamo chiesto del fratello, ma non aveva voglia di confidarsi e di parlarne.

Molto stanco, dopo avere fatto la doccia, andò subito a letto…

Mia moglie ed io, molto preoccupati, frugammo dentro al suo zaino e trovammo un bigliettino volante, con il numero di una donna di nome Blanca.

Feci il numero e rispose una voce femminile, e quando le chiesi se aveva notizie di mio figlio Oliviero, la donna cominciò a balbettare, sembrava spaventata, impaurita.

<<Oliviero non violenta le donne e non molesta i bambini!!!>>

Ma da quello che mi ha lasciato intendere quella donna, sembrava fosse accaduto qualcosa di grave e non voleva parlarne.

Mesi più tardi, finalmente, Oliviero tornò a casa e come al solito era molto sfuggente.

Si mostrava soltanto quando c’era aria di tempesta per scatenare la furia.

Un giorno mostrai ai miei figli un sito governativo, perchè avevo intenzione di fare un progetto.

Oliviero andò su tutte le furie e con aria severa mi bloccò tempestivamente.

Diceva che non dovevamo entrare nei siti del governo perchè altrimenti ci avrebbero controllato.

La sua mi sembrò una reazione eccessiva e cominciai a temere che qualcosa non andasse.

Chissà cosa gli stava succedendo e cosa gli passava per la testa…

C O N T I N U A…

Grazia Bologna

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Un viaggio nei ricordi… (racconto breve)

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