Oggi Serata di Pre-apertura della 77. Mostra del Cinema di Venezia con il docu film Molecole di Andrea Segre ore 21, in collaborazione con i quotidiani di Venezia.
La cerimonia di apertura vera e propria della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica in diretta nelle sale cinematografiche italiane sarà domani 2 settembre grazie alla collaborazione con l’ANEC e la Rai.
A seguire, l’anteprima del film di apertura: Lacci di Daniele Lucchetti. Dopo tanti anni sarà dunque un Film Italiano ad aprire la celebre rassegna cinematografica.
Un’edizione storica questa del 2020del Festival, segnata dallo streaming e dalle misure anti Covid adottate per garantire sicurezza e applicazione di ogni misura precauzionale.
Venezia 77, è la prima edizione preparata nel pieno di una pandemia che ha costretto altri celebri Festival alla cancellazione o allo streaming. Dunque, mascherine in sala, distanziamento, prenotazione obbligatorie.
Accanto al direttore Alberto Barbera ci saranno i direttori artistici dei principali festival cinematografici europei: Carlo Chatrian (Berlinale), Thierry Fremaux (Festival de Cannes), Lili Hinstin (Festival di Locarno), Vanja Kaludjeric (Rotterdam Film Festival), Karel Och (Karlovy Vary), José Luis Rebordinos (San Sebastian) e Tricia Tuttle (London Film Festival).
A Anna Foglietta il compito di fare gli onori di casa, anche nella serata di chiusura, il 12 settembre. In programma circa sessanta titoli nelle diverse sezioni, diciotto in concorso. Quattro gli italiani in gara e molte registe.
Ecco i Film principali:
«Le sorelle Macaluso» di Emma Dante
Emma Dante, al lido in concorso sette anni dopo Via Castellana Bandiera. Scritto con Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, mette al centro del racconto della vita di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo.Con Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino.
«Miss Marx» di Susanna Nicchiarelli
La regista porta in scena la storia della più piccola di casa Marx, Eleanor. Un racconto di fragilità e forza ain uscita il17 Settembre. Ambientato nell’Inghilterra del XIX secolo, è interpretato da Romola Garai. E’ stata infatti un’attivista per i diritti dei bambini e una delle prime donne ad accostarsi i temi del femminismo e del socialismo. Instancabile e piena di energia ha portato avanti con passione e motivazione il lavoro di suo padre.
Nella sua vita privata, tuttavia, era una donna vulnerabile. L’incontro e la lunga relazione con il compagno di lotte Edward Aveling (Patrick Kennedy) condizionerà la sua intera vita.
«Padrenostro» di Claudio Noce
con Pierfrancesco FAvino. Una storia legata al terrorismo degli anni Settanta attraverso gli occhi di un bambino di dieci anni.
Nella Roma del 1976 Valerio (Mattia Garaci) assiste insieme alla madre (Barbara Ronchi) all’attentato di cui è vittima il padre (Favino).
È in questo periodo così delicato che Valerio incontra Christian, che ha qualche anno in più a lui e, a differenza sua, ha un carattere ribelle e arrogante. Tra loro nascerà un’amicizia che li segnerà per tutta la vita.
«Notturno» di Gianfranco Rosi
Quarto italiano in gara, Rosi, già Leone d’Oro con Sacro Gra, Orso d’Oro e nomination agli Oscar con Fuocoammare torna con un’opera a cui ha dedicato tre anni, trascorsi sui confini fra Siria, Iraq, Kurdistan, Libano.
«Durante tre anni di viaggio in Medio Oriente – racconta – ho incontrato le persone che vivono nelle zone di guerra. Ho voluto raccontare le storie, i personaggi, oltre il conflitto. Sono rimasto lontano dalla linea del fronte, ma sono andato laddove le persone tentano di ricucire le loro esistenze. Nei luoghi in cui ho filmato giunge l’eco della guerra, se ne sente la presenza opprimente, quel peso tanto gravoso da impedire di proiettarsi nel futuro. Ho cercato di raccontare la quotidianità di chi vive lungo il confine che separa la vita dall’inferno». Esce il 9 settembre.
«Lacci» di Daniele Lucchetti
Scelto come film d’apertura, fuori concorso, il 2 settembre in Sala Grande, l’ultimo film di Luchetti è tratto dal romanzo di Domenico Starnone. Nel cast Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Adriano Giannini, Linda Caridi. Napoli, primi anni ‘80: il matrimonio di Aldo e Vanda entra in crisi quando Aldo si innamora della giovane Lidia. Trent’anni dopo, Aldo e Vanda sono ancora sposati. Un giallo sui sentimenti, una storia di lealtà ed infedeltà, di rancore e vergogna. Un tradimento, il dolore, una scatola segreta, la casa devastata, un gatto, la voce degli innamorati e quella dei disamorati.
«Lasciami andare» di Stefano Mordini
Fuori concorso anche il film di chiusura, il 12 settembre. Girato a Venezia, ruota intorno alla coppia Marco e Anita (Stefano Accorsi e Serena Rossi) che scoprono di aspettare un figlio. Lui sta elaborando il lutto della perdita di Leo, il suo primogenito avuto con la prima moglie Clara (Maya Sansa). Nelle loro vite irrompe Perla (Valeria Golino), la nuova proprietaria della casa dove la coppia abitava fino al tragico incidente che sostiene di sentire una strana presenza e la voce di un bambino che la tormenta.
«BMM Being my mom» di Jasmine Trinca
Debutto alla regia per l’attrice romana protagonista di Fortunata , in concorso in Orizzonti con il cortometraggio BMM interpretato da Alba Rohrwacher e Maayane Conti, ambientato in una Roma torrida e deserta. Un’indagine sulla maternità e il rapporto con i figli.
«The world to come» di Mona Fastvold
Una storia d’amore tra due donne che alla fine dell’Ottocento vivono con i rispettivi mariti in case isolate a qualche miglio di distanza, e che si innamorano una dell’altra. Diretto dalla regista norvegese Fastvold, interpretato da Katherine Waterston, Vanessa Kirby, Christopher Abbott, Casey Affleck.
«Nomadland» di Chloe Zhao
Terzo lungometraggio della regista cinoamericana Chloé Zhao, tratto dal libro Nomadland: un racconto d’inchiesta (2017) della giornalista Jessica Bruder, il film segue Fern (Frances McDormand), una donna che, dopo il collasso economico di una cittadina rurale nel Nevada, fa i bagagli e parte col suo van per provare la vita on-the-road, fuori dalla società convenzionale, da moderna nomade.
«Amants» (Lovers) di Nicole Garcia
Siamo a Parigi. Lisa (Stecy Martin) è in vacanza con suo marito (Pierre Niney) ma inaspettatamente si riaccende tra lei e il suo ex fidanzato una relazione appassionata.
Una situazione pericolosa per tutti i soggetti coinvolti, che potrebbe condurre persino a un omicidio.
«Dear Comrades» di Andrei Konchalovsky
Il film ricostruisce un episodio poco noto e molto controverso della storia sovietica in piena epoca Breznev. Nel 1962 ci fu il primo sciopero di una fabbrica di operai a Novočerkassk, che protestavano per le dure condizioni di lavoro e la penuria di generi alimentari, represso nel sangue da cecchini istruiti dal Kgb. Lyuda (Julia Vysotskaya), membro del partito bolscevico locale, disprezza gli antisovietici e crede di poter costruire una società comunista. Durante lo sciopero assiste alla sparatoria contro i lavoratori. Questo avvenimento cambia radicalmente la sua visione.
«Laila in Haifa» di Amos Gitai
Girato in un locale notturno, con annessa una galleria d’arte contemporanea, frequentata da israeliani e palestinesi, nella città più aperta di Israele, Haifa. Una lunga notte dentro un locale dove si ritrovano le persone più varie: ebrei, musulmani, gay, eterosessuali, travestiti e tre donne, che in quel luogo trovano equilibrio.
«And tomorrow the entire world» di Julia von Heinz
La Germania è colpita da una serie di attacchi terroristici. La ventenne Luisa si unisce al movimento Antifa che progetta di reagire con la violenza alle crescenti azioni di gruppi neonazisti.
«Piece of a woman» di Kornél Mundruczó
Dramma familiare ambientato a New York e interpretato da un cast importante: l’attrice britannica Vanessa Kirby (anche protagonista di The World to Come), Shia La Boeuf, Ellen Burstyn, Molly Parker.Racconta la storia di una giovane donna, che ha perso il suo bambino e, a seguito di ciò, ha visto sua vita completamente sconvolta.
Per superare il lutto, decide di fare un viaggio tra le emozioni. Ma riuscirà a fare i conti con il suo dolore e con le conseguenze che questo ha avuto su suo marito e sua madre?
«Quo vadis, Aida?» di Jasmila Zbanic
Srebrenica, luglio 1995. Aida, una traduttrice che lavora alle Nazioni Unite, sembra essere l’unica ancora in grado di aiutare i bosniaci musulmani minacciati dalle truppe serbe guidate dal generale Mladić, durante l’assedio della città. Dopo 25 anni dal genocidio di Srebrenica, dove più di ottomila musulmani bosniaci furono massacrati dalle truppe, la regista ricostruisce gli avvenimenti di quei giorni storici.
La Cerimonia d’inaugurazione della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si aprirà con un omaggio al Maestro Ennio Morricone, recentemente scomparso. Chiusura il 12 Settembre
Sandra Orlando
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