Il lockdown ha le ore contate…
Non ci saranno grandi sconvolgimenti in questa nuova fase rispetto alla precedente, ma apprezziamo le concessioni del Governo.
Ebbene, il paese sta vivendo un’emergenza pesantissima, sicuramente la più grave dall’ultimo dopoguerra, dal momento che coinvolge diversi aspetti.
È vero che accanto a Conte ci sono 450 esperti, il Comitato Tecnico Scientifico, ma proprio quest’ultimo ha colpe gravissime mentre il governo, purtroppo, ha subito il contraccolpo fisiologico di questa gestione scellerata della salute pubblica.
Era arrivata entro il 31 Gennaio la notizia della grave pandemia che nei mesi seguenti avrebbe colpito il mondo intero.
Ma i virologi del Comitato hanno fatto le orecchie da mercante.
Tutti abbiamo sentito dire che si trattava di una banale influenza.
E noi abbiamo creduto, almeno nelle fasi iniziali, che ció fosse vero.
Ma intorno al 15 Febbraio è scoppiata la bomba in Italia in un paese dell’entroterra lombarda.
I virologi, peró, continuavano a stare con le mani in mano, fino a che l’Italia del Nord non ha iniziato a contare i suoi morti… troppi.
Allora al Governo non rimaneva altro da fare che blindare subito l’Italia Settentrionale con un severo lockdown, reso ancora più duro dalle autonome decisioni dei governatori di alcune Regioni del Nord.
La morte non ha guardato in faccia nessuno: medici, operatori sanitari, volontari, gente qualunque.
Famiglie intere decimate, automezzi militari con centinaia di feretri, una morte crudele.
E poi è toccato anche al Centro Sud contare i suoi morti, ma non si è verificata l’ecatombe come i virologi avevano previsto.
Non conosciamo le motivazioni di questo strano comportamento del virus nelle regioni Centro Meridionali e Settentrionali.
Saranno gli esperti a valutare il dato epidemiologico.
Noi sappiamo solo che dobbiamo adoperare guanti e mascherina, evitare gli assembramenti, mantenere le distanze di sicurezza e sperare che Dio ce la mandi buona.
Ma, francamente, non abbiamo ancora capito se il virus rimane sospeso in aria, quanto tempo resiste sulle superfici, se le temperature calde lo faranno morire.
I virologi sono, spesso, in disaccordo tra di loro.
Questo è un aspetto deplorevole.
La verità è questa: il virus andava fermato in tempo, invece ha continuato indisturbato per oltre un mese e mezzo dall’allarme pandemia dell’OMS.
Se fosse accaduto ciò, non conteremmo adesso tutti questi morti.
Perchè i morti non sono numeri utili per le statistiche epidemiologiche, sono vite umane private anche di una dignitosa dipartita.
Ma esiste anche l’altro aspetto gravissimo.
La crisi sanitaria ha portato con sè una pesante situazione economica e sociale.
È vero che, chi sta in casa, non sarà mai contagiato dal virus, ma non tutti possono permettersi il lusso di stare sul divano.
E nonostante si siano attivate iniziative di solidarietà locali, Caritas e Parrocchie, intere famiglie soffrono la fame, anche perchè gli aiuti dello Stato non arrivano o arrivano a singhiozzo.
Le attività commerciali hanno la serranda abbassata da due mesi, ma devono continuare a pagare le tasse.
Allora dobbiamo capire che vanno rispettate le esigenze di tutti.
Per sopravvivere dignitosamente, dobbiamo convivere con il virus in attesa che presto sia in commercio il vaccino.
Una cosa rimarrà ferma nella memoria: dal Centro Sud sono stati tanti i medici, gli infermieri, i volontari che sono partiti verso il Nord per prestare il loro aiuto.
Ci siamo sentiti stretti in un unico abbraccio, da Nord a Sud.
Per tale motivo, mi permetto di fare un commento indirizzato a Vittorio Feltri e alla sua stupida polemica.
Il Meridione forse sarà arretrato, non ci sono fabbriche, ha un tasso di disoccupazione altissimo, non ha strutture ospedaliere all’avanguardia, ha la piaga sociale del lavoro nero… etc…
Ma esistono grandi personalità meridionali che si distinguono in tutti campi e soprattutto in quello medico scientifico.
il Sud è la culla della Cultura…
Abbiamo visto tutti come i medici hanno affrontato questa emergenza sanitaria e i risultati brillanti ottenuti con la sperimentazione di alcuni farmaci per combattere il virus.
Ci hanno messo il cuore.
Perchè va ricordato che la storia la fanno gli uomini e il Sud è da sempre “un grande unico cuore”!