Concluse le riprese di “Bologna Brigante“

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Concluse ieri, a Tortora, le riprese calabresi di Bologna Brigante.

La serie, scritta e diretta da Giuseppe Martone Junior, è prodotta da TIRO production, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e il supporto di Emilia-Romagna Film Commission e Calabria Film Commission.

Bologna Brigante” è stata presentata ieri pomeriggio, a Tortora, nel corso di una conferenza stampa, dal regista Giuseppe Martone Junior, dal  produttore, dagli attori, dagli amministratori del Comune e dai rappresentanti della Calabria Film Commission. Le riprese in Calabria – set della serie insieme a Bologna – hanno messo in evidenza i luoghi e le bellezze storiche e paesaggistiche di Tortora, come sottolineato nel corso dellincontro.

Al centro del racconto di Bologna Brigante, la storia di Pietro, giovane calabrese che si trasferisce a Bologna per dare fine a una vecchia vicenda familiare, che nasce da una storia riguardante il fenomeno del brigantaggio, realmente accaduta in Calabria allinizio del 1900.

Verrà travolto dalla vita della città, rapportandosi, in particolare, con diverse persone che abitano nel suo stesso palazzo. Un intreccio di storie, dunque, che mira a raccontare la città di Bologna e i suoi abitanti, e il cambiamento del protagonista, nel suo relazionarsi con gli altri personaggi.  

26-1-2023

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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