Claude Monet (parte prima)
“Impressione, levar del sole”
Olio su tela 48×63 cm
Musée Marmottan Monet, Parigi
Monet era figlio di un droghiere.
Iniziò giovanissimo a disegnare caricature, ma intorno al 1858 avvenne l’incontro fondamentale con Eugène Boudin che lo indirizzò verso la pittura dal vero “en plein air”.
Nel 1859 si trasferì a Parigi dove si aggiorno’ studiando le opere di Corot esposte al Salon .
Frequentò inoltre l’Accademia Svizzera dove incontrò Pissarro e successivamente entrò in contatto anche con Renoir , Sisley e Bazille.
Insieme a quest’ultimo. soggiornò, nel 1863, nella foresta di Fontainebleau dipingendo dal vero paesaggi vicini ai modelli della scuola di Barbizon.
Nel 1865 conobbe Courbet, di cui subì l’influenza.
I paesaggi dipinti in quel periodo a Parigi e sulle rive della Senna furono le prime realizzazioni impressionistiche.
Ed è proprio un quadro di Monet del 1872, “Impression, sol levante” a suggerire a Louis Leroy, noto critico d’arte, la definizione dispregiativa di impressionisti, poi assurta come denominazione ufficiale del gruppo.
Nel 1870, a Londra, approfondì la conoscenza di Turner e Costable.
Sempre più interessato a rendere i diversi momenti di luce durante la giornata e le sue infinite variazioni atmosferiche, realizzò una serie di quadri di uno stesso oggetto, per passare poi tra il 1909 e il 1926, alla celebre serie di tele dedicate alle ninfee del giardino della sua villa di Governo, dove si era trasferito dal 1883.
Continuò a dipingere anche quando la cataratta lo rese quasi cieco, concentrato a ritrarre quel piccolo angolo del suo giardino con l’ambizione di catturare l’essenza e la fugacità della natura.
Morì il 5 dicembre 1926 a Giverny, Francia.
“IMPRESSIONE, LEVAR DEL SOLE”
L’opera descrive uno scorcio mattutino del porto di Le Havre, avvolto da una nebbia che rende tutto sfocato attenuando forme e colori.
In primo piano troviamo, disposte in diagonale da sinistra verso destra, tre piccole imbarcazioni che solcano le acque portuali.
In alto si è librato il disco rossastro del sole che sorge, facendosi lentamente strada nel cielo, emette dei raggi che si riverberano guizzanti sullo specchio d’acqua e inondano omogeneamente tutto il paesaggio.
Sullo sfondo, dietro il velo di foschia, si profilano i pennoni delle navi ormeggiate, le silhouette dei mezzi meccanici per la movimentazione delle merci, alcune ciminiere fumanti e persino un albero.
Le forme dell’ambiente, le imbarcazioni, gli edifici di sfondo e le attrezzature, sono dipinti con la stessa qualità pittorica delle onde.
Su tutto il dipinto domina un tono azzurro-grigio-arancione.
Si tratta di una tela dove i princìpi dell’Impressionismo sono già perfettamente delineati perché l’opera è dipinta con veloci pennellate accostate senza fusione fra loro.
CONCLUDENDO:
Con “Impressione, levar del sole”, troviamo diversi temi cari a Monet: il boom industriale del XIX secolo, la rappresentazione dell’acqua e la magrezza umana del paesaggio.
Ma soprattutto, come dicevo, il dipinto esprime tutta la ricerca essenziale di Monet: la resa del momento, la percezione luminosa dell’atmosfera che circonda le cose.