Dopo mesi di stop, la riunione di giovedì 28 maggio ha stabilito la ripartenza dei campionati.
Sarà una ripartenza in quinta, in modo che i campionati possano terminare, in maniera tale da poter far ripartire la stagione successiva regolarmente.
Inizieremo infatti a vedere in campo le squadre con la semifinale di coppa Italia per poi passare subito dopo alla finale.
Il giorno 20 giugno, dopo la coppa, è stata invece fissata la data di ripartenza del campionato della serie A italiana.
Sarà sicuro un fine di campionato strano, senza tifosi, che rappresentano il cuore del calcio.
Purtroppo però l’emergenza sanitaria è più importante, e se i vertici hanno stabilito ciò, pur di non bloccare i campionati, sarà sicuramente la scelta più giusta e meno rischiosa per tutti noi.
Sarà un campionato vero?
Sarà un campionato falsato?
Vi sono molte idee contrastanti su questo, ma suppongo che se si voleva continuare, questa era l’unica strada da percorrere.
Sicuramente vi sarà emozioni principale che manca: vedere i propri beniamini scendere in campo piuttosto che vederli in TV; ma la cosa che mi auguro e che questa situazione finisca presto, tutto torni alla normalità, e dal prossimo campionato….tutti in curva.
Sono riuscito a fare qualche domanda a chi il calcio lo vive giornalmente, e sul terreno di gioco.
Un ringraziamento particolare infatti lo do a Francesco Puma, di Dazn, che ha accettato il mio invito a rispondere a qualche domanda.
D. “Buonasera Francesco, ovviamente il nostro primo pensiero va prima a tutte le vittime di questo Virus, e ci stringiamo a tutte le famiglie colpite dal dramma. Per quanto riguarda lo sport, in particolar modo il calcio, tu che vivi giornalmente sul campo i campionati, come è stata vissuta da te questa lunga assenza?”
R. “Ovviamente mi associo anch’io al pensiero. La mia ultima partita è stata Salernitana-Venezia, che si è giocata il 3 marzo. Sarei dovuto tornare all’Arechi 10 giorni più tardi per la gara contro il Pisa, ma ovviamente non si è giocata. Da una parte è stato come togliere un giocattolo a un bambino. Dall’altra parte però ti dico che staccare dal calcio, per uno come me, che ne è felicemente dipendente da circa 20 anni prima per passione e poi per lavoro, non mi è pesato più di tanto. Durante la quarantena girava un audio divertentissimo di un signor pugliese che, col suo modo di fare, diceva questo: “Ieri sono stato con la mia famiglia, e devo dire che sono brave persone”, facendo intendere che non sapesse minimamente chi fossero prima di questo periodo. Adesso, tornando seri, la quarantena, l’astinenza da calcio e lo smart working ci hanno fatto scoprire, o riscoprire, i rapporti umani e le piccole cose”
D. “E se ti chiedessi, la cosa che più ti è mancata?”
R. “I miei colleghi. Cioè tutto il contorno dell’evento sportivo. Chiaro, mi è mancato l’odore dell’erba, il suono di un pallone calciato a pochi centimetri di distanza da me, il boato dello stadio dopo un gol, ma più di tutti mi è mancata la condivisione della partita con i miei colleghi, che in realtà sono amici prima di tutto. La trasferta, le risate, le serate passate insieme”
D. “Da quello che si è visto i campionati riinizieranno, tu come ti senti? Come se fosse il primo giorno, pieno di quei “dubbi”, o sei carico più di prima per tornare?”
R. “Hai centrato i tre sentimenti. Emozionato come se fosse il primo giorno, carico come sempre e pieno di dubbi. Fino a quando non si potrà tornare alla “normalità”, sarà un calcio diverso ma che saremo costretti ad accettare. E in questo noi addetti ai lavoro dovremo essere bravi a renderlo meno amaro”
D. “Cosa ti sentiresti di dire ai tifosi di ogni singola squadra?”
R. “Che ce la metteremo tutta per farli sentire come allo stadio. So già che non potrà essere così, ma proveremo a fare del nostro meglio.”
Ringrazio ancora una volta Francesco Puma per aver accettato l’invito, ed auguro a tutti un buon inizio di campionato e che vinca il migliore!!!!